FILIPPO PALAZZONI
Sport

Le carte di coach Russo. "Termali, mercato al top. Giombini e Fratto decisivi. Quarrata si è mossa bene»

L’esperto allenatore livornese analizza le squadre nostrane in B Nazionale "La T Gema e Fabo hanno alzato l’asticella, ma occhio: la concorrenza c’è. Per il Dany l’insidia maggiore sarà il cambiamento della routine quotidiana".

L’esperto allenatore livornese analizza le squadre nostrane in B Nazionale "La T Gema e Fabo hanno alzato l’asticella, ma occhio: la concorrenza c’è. Per il Dany l’insidia maggiore sarà il cambiamento della routine quotidiana".

L’esperto allenatore livornese analizza le squadre nostrane in B Nazionale "La T Gema e Fabo hanno alzato l’asticella, ma occhio: la concorrenza c’è. Per il Dany l’insidia maggiore sarà il cambiamento della routine quotidiana".

di Filippo Palazzoni

MONTECATINI

Per chi mastica pallacanestro in Toscana e non solo, Roberto Russo non ha certo bisogno di presentazioni: il tecnico livornese classe 1971 è fra gli allenatori di basket più esperti del panorama regionale. Nei suoi quasi quarant’anni di carriera da coach fra giovanile e senior ha affrontato innumerevoli volte da avversario le squadre della nostra provincia (ha anche allenato Bottegone in B, peraltro) e ora, in attesa della chiamata giusta dopo l’esperienza a Legnaia, ha provato a fare le carte alle tre compagini nostrane impegnate nel campionato di B Nazionale, al via nel weekend.

Coach, nonostante una Coppa Italia vinta e una promozione sfiorata, La T Gema e Fabo sembrano aver alzato ulteriormente l’asticella.

"E’ stato fatto un mercato veramente importante da parte di entrambe le formazioni, senza dubbio. Soprattutto devo dire un mercato caratterizzato da una grande coerenza, seguendo alla perfezione la filosofia e le idee dei loro allenatori".

Si aspettava che gli Herons, già vincenti in Supercoppa, cambiassero così tanto?

"Il presidente Luchi è uno dei dirigenti più capaci nel panorama del basket nazionale e la strategia è stata chiara: regalare a coach Barsotti giocatori più funzionali possibile al suo modo di fare pallacanestro, soprattutto per quanto riguarda i lunghi. Il colpo Aukstikalnis poi è di quelli che spostano tanto".

La T Gema ha fatto fronte al forfait di Peroni ingaggiando Jackson. Mossa giusta?

"Pur essendo due giocatori diversi credo sia un innesto che si sposa bene con le caratteristiche di un roster come quello costruito da Andreazza. D’altra parte stiamo parlando di un top assoluto per la categoria e di un giocatore che in attacco ama prendersi le sue responsabilità. Ci vorrà ovviamente pazienza e lavoro per inserirlo".

Con così tanti giocatori di sistema, l’uomo in più potrebbe essere proprio il coach?

"E’ chiaro che chi prende Andreazza sa di prendere un coach di assoluto livello per la Serie B e che fa una pallacanestro con idee precise, che hanno acquisito ancor più credibilità dopo la vittoria del campionato di due stagioni fa. Non dimenticherei però il lavoro di Del Re, che ha portato La T Gema a diventare una squadra di vertice".

La questione primo posto nel Girone A è una questione fra le due Montecatini?

"Penso che sia impossibile escludere a priori alcune squadre che mi sembrano veramente ben assemblate, come Treviglio, Assigeco Piacenza, Omegna, Vigevano e Legnano. Quindi mi aspetto che per le primissime posizioni ci sia una battaglia fra almeno 4/5 formazioni".

Nel Girone B invece c’è la neopromossa Quarrata…

"Che sul mercato a mio avviso si è mossa bene, specie con giocatori come Coltro e De Gregori. In più una neopromossa parte sempre con il 50% in più di entusiasmo e Alberto Tonfoni è un coach che sa il fatto suo. Ci sarà da soffrire, ma più che sul piano tecnico le vere insidie saranno di altro tipo…

Prego, continui.

"Passare da una B Interregionale ad una B Nazionale con 7 turni infrasettimanali e trasferte lunghissime comporta uno sforzo immane a livello logistico e organizzativo, ma anche di gestione degli infortuni, a cui società e staff tecnico dovranno saper far fronte. Per non parlare della routine settimanale di allenamento che sarà stravolta".

Quali invece le insidie maggiori per le due termali?

"Vedo una T Gema molto compatta ma ancora non così impattante in attacco, anche se Jackson potrà ovviamente aiutare, mentre la Fabo con i lunghi potrà cavalcare meno alcune situazioni tattiche rispetto a quanto faceva con Arrigoni".

In Supercoppa però gli Herons hanno fatto vedere di essere già a buon punto…

"Sono state due partite alla fine equilibrate, che tuttavia hanno dimostrato la forza degli aironi e soprattutto la capacità di molti dei nuovi arrivati, come Giombini e Chinellato, di prendersi già responsabilità importanti".

Quali sono gli acquisti estivi che la stuzzicano di più?

"Scontato dire Aukstikalnis, a me piacciono invece i giocatori che sono in grado di aprire il campo e seguendo questa linea di ragionamento Giombini da una parte e Fratto dall’altra sono due ’prese’ che si riveleranno fondamentali per gli equilibri delle due termali".

Quanto fa specie vedere una cittadina di ventimila abitanti con due squadre ai vertici del terzo campionato nazionale?

"Sicuramente fare una B per provare a vincere comporta un dispendio di risorse notevole e se si riuscisse a trovare una sintesi fra le due realtà probabilmente gli appassionati di Montecatini potrebbero vedere una pallacanestro di livello ancora più alto, ma sono livornese e so per esperienza che le fusioni non sono processi semplici".

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