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Pistoia Basket Fabio Bongi a tutto tondo sulla nuova squadra

Parla il vice allenatore biancorosso

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Pistoia, 8 luglio 2016 - La The Flexx è a buon punto nel senso che la rosa della squadra è quasi fatta. Fa un certo effetto dirlo, ma le cose stanno così. All’appello mancano due stranieri e un italiano, l’altro per completare la rosa sarà Marco Di Pizzo. Che The Flexx sarà quella che sta nascendo? Lo spiega il vice allenatore biancorosso Fabio Bongi partendo dai nuovi arrivati vedi Boothe e Cournooh o quasi come Marcus Thornton.

«Thornton lo abbiamo potuto vedere per una sola settimana – dice Bongi – ma posso dire che è arrivato preparato, motivato e questa è una garanzia importante. Diciamo che lo abbiamo acquistato con un anno di ritardo. Boothe è una scommessa. Abbiamo iniziato a visionarlo prima della fine del campionato e quando c’è stata l’occasione siamo andati alla carica. C’erano altre squadre su di lui, ma alla fine ha accettato la nostra offerta e la possibilità di giocare nel campionato italiano che evidentemente ha sempre un certa capacità di richiamo».

Un giocatori che in molti hanno paragonato a Kirk. «Solo perché è bianco e gioca con il numero 53 – spiega Bongi – ma in realtà sono due giocatori diversi. Mi auguro che non debba portarsi sulle spalle il fardello del paragone con Kirk e che possa venire giudicato come Boothe». Per quanto riguarda Cournooh il giudizio è stato espresso in sede di presentazione e poi il giocatore non ha bisogno di presentazioni, semmai ci sono le riconferme da analizzare. «Sono figlie del gruppo eccezionale dello scorso anno – ammette Bongi – e la voglia di provare a non smantellarlo perché sappiamo quanto sia importante lo spogliatoio oltre al campo».

Tra le riconferme c’è proprio quella di Fabio Bongi. «In accordo con la società – dice il vice allenatore biancorosso – abbiamo impostato il discorso trovando i punti di contatto. Da parte mia c’è grande voglia di fare bene perché Pistoia è casa mia. Dopo un’annata eccezionale come quella passata, magari qualcuno avrebbe preferito lasciare senza correre rischi, ma ho sempre detto che questo progetto lo sento anche un po’ mio per cui voglio esserci anche quando ci saranno, spero mai, i momenti difficili. Fino ad ora è sempre andato tutto bene ed è stato facile sotto certi aspetti, ma è quando arrivano le difficoltà che ti metti veramente alla prova e se accadrà voglio fare di tutto per dare una mano alla mia squadra».