
Leo Bargellini
Pistoia, 10 aprile 2015 - E' cominciato giovedì 9 aprile il 1° Memorial Leo Bargellini, torneo intitolato allo storico maestro di tennis di Pistoia. Ha passato la sua vita sui campi, tra Gavinana e Pistoia, insegnando a generazioni intere (a volte anche appartenenti alle stesse famiglie) ma andando oltre la figura di maestro di tennis. In tanti lo ricordano come maestro di vita, come amico, come figura di riferimento che insegnava divertendosi e facendo divertire. Il torneo è un Open di grande qualità, con nomi importanti, che sarebbe sicuramente piaciuto a Leo. “Mi fa piacere presentare questo torneo dopo aver visto il circolo danneggiato dal maltempo a inizio marzo – ha detto l'assessore comunale allo sport Mario Tuci -. Già dal giorno dopo i volontari messi insieme dal presidente Luigi Brunetti cominciarono a sistemare le cose e questo fa onore a tutti loro. Leo è una persona che rimane nei cuori, che faceva divertire e allo stesso tempo faceva amare il tennis”. Dopo gli elogi di Vezio Trifoni, vicepresidente della Fit regionale, ha preso la parola Luigi Brunetti, promotore di questo torneo.
“Di solito in questo periodo organizzavamo il torneo di prequalificazione agli Internazionali di Roma – ha detto – ma mi piace di più pensare che stavolta facciamo il memorial per Leo. Era un maestro nel vero senso della parola perché insegnava a tutti, principianti o talenti che fossero. Sapeva trovare per ognuno la giusta direzione ma è sempre stato un cultore del tennis di livello. Ecco, spero che questo torneo abbia la qualità che a Leo sarebbe piaciuta molto. A molti tennisti però importa più il montepremi che i sentimenti per cui mi preme ringraziare chi ci ha sostenuto come Claudio Giacometti, Federica Landucci e la Banca di Pistoia”. Circa 80 i partecipanti, tra cui Matteo Marrai e Claudio Grassi, giocatori molto navigati, così come Daniele Capecchi, classe '95, vincitore del torneo di prequalificazione agli Internazionali romani che si è svolto a Firenze.
Commosso anche il ricordo di Federica Landucci, presidente di Assindustria Pistoia. “Leo prima di essere stato il mio maestro di tennis è stato per me un grande maestro di vita. Ho avuto la fortuna di passare tante ore con lui e quello che mi ha lasciato oltre ai fondamentali del tennis sono state vere e proprie lezioni di vita. Fra un diritto e un rovescio è riuscito a trasmettermi i fondamentali di come stare con gli altri sul campo da tennis e nella vita sociale e lavorativa. Il suo modo di comunicare semplice e diretto veniva sicuramente dal fatto che era il maestro dei bambini e se si vuole comunicare ai più giovani bisogna farlo in modo chiaro ed efficace, come era lui. Riusciva con frasi semplici legate alla realtà quotidiana a insegnare il tennis e qualcosa di più'. Ci sarebbero tanti frasi da ricordare ma voglio ricordare "Fede, gli assenti hanno sempre torto" e "Se sulla pallina non ci sei, non potrai mai giocare a tennis, devi correre ed esserci sul colpo". Leo hai ragione, nella vita se vogliamo fare qualcosa dobbiamo esserci e giocare la nostra partita fino in fondo”.