gabriele terreri
Sport

Impianto Fedi, anche sub e Pgp prendono la parola

Le due società fanno capo alla struttura di via Panconi

La piscina Fedi di Pistoia

Pistoia, 8 marzo 2016 - Il tema legato all'impiantistica sportiva è ancora molto caldo. Stavolta a prendere la parola sono l'Associazione sub Pistoia e la Pallacanestro Giovanile Pistoia. «Ci uniamo agli appelli e alle proteste dell’asd Nuotatori Pistoiesi, condividendone in pieno i motivi e le preoccupazioni – scrivono le due società in una lettera congiunta -. Vogliamo sottolineare l’importanza della piscina palestra Fedi per Pistoia. La decisione del presidente della Provincia Vanni di affidare per più anni i tre impianti provinciali (Pistoia, Pescia e San Marcello) a un unico gestore, senza l’inserimento in tale bando di alcuna tutela per le società sportive che attualmente operano nell’impianto, sarebbe una scelta sciocca e lesiva. L’associazione Sub Pistoia, associazione senza fini di lucro, è stata costituita oltre 50 anni fa e da sempre con le sue poche risorse è riuscita a far conoscere il mondo delle immersioni ai pistoiesi. Gravita alla piscina Fedi dai primi anni '70 e ha sempre pagato i propri spazi alle varie gestioni che si sono succedute secondo i regolamenti provinciali. La possibilità di vedersi negati tali spazi acqua o di essere venduti a cifre improponibili porterebbe anche la nostra società alla chiusura vanificando così il lavoro di anni e precludendo ai cittadini di avvicinarsi a questa disciplina. Anche per la palestra il problema sarebbe lo stesso.

L'Asd Pallacanestro Giovanile Pistoia basa la sua attività nell’impianto della Fedi non avendo possibilità di trovare altri spazi – continua la nota dei due club -. Anche in questo caso il rischio della perdita degli spazi e dell’incognita su eventuali tariffe che il nuovo gestore potrebbe applicare metterebbe in seria discussione il futuro della stessa società. Attualmente la Sub Pistoia ha circa 200 iscritti e la PGP ne ha 100. Non si capisce come il presidente Vanni e le amministrazioni tutte ritengano di non poter supportare le associazioni sportive perché troppo oneroso e ritengano ingiustificato che le associazioni operino con l’aiuto delle amministrazioni mentre ritengono congruo affidare per 20 anni a un privato un impianto costruito con i soldi pubblici giustificando il fatto di non inserire tutele per le associazioni sportive perché altrimenti il privato non avrebbe un congruo profitto dalla gestione. Aiutare la associazioni no ma far guadagnare un privato su un impianto costruito con i soldi pubblici sì. E' questa la logica che dobbiamo seguire?».