
"Il derby pesa sul morale più che sulla classifica"
"Non si può considerare uno spareggio, è troppo presto, ma è di sicuro un big match perché Aglianese e Pistoiese lotteranno fino alla fine per il campionato". Fabio Ciatti, ex direttore sportivo e direttore generale neroverde, ma anche fine conoscitore del calcio dilettantistico nostrano che ha sempre seguito con un occhio di riguardo le vicende arancioni, esprime il suo giudizio sul valore del derby di domenica prossima in programma allo stadio Bellucci di Agliana. "La partita non può essere considerata fondamentale dal punto di vista del campionato – mette in chiaro – semmai può avere qualche importanza per il morale, dal punto di vista psicologico a seconda del risultato. Sono comunque due squadre costruite con un budget importante e giocatori di valore. Ma attenzione – ammonisce –: non sono le sole a competere per la vittoria finale, secondo me ci sono anche San Giuliano City e Carpi. A mio parere sono queste quattro le candidate più accreditate a vincere il torneo".
Ciatti di campionati vinti se ne intende, avendo formato con Gabriele Giusti e Gianni Doni la triade dirigenziale che ha condotto l’Aglianese dalla prima categoria alla serie D con tre promozioni consecutive e e che nel 2021 sfiorò la vittoria del campionato di serie D arrivando seconda (all’ultimo tuffo) dietro il Fiorenzuola. Va ricordato tra l’altro che quell’anno l’Aglianese vinse i play-off conseguendo il primo posto nella graduatoria degli aventi diritto ad occupare un eventuale posto vacante in serie C. "Il campionato di serie D è difficilissimo – afferma Ciatti – perché è molto lungo e stressante, ci sono 34 partite, tante squadre forti e a vincere è una soltanto, perché i play off che seguono il campionato di fatto non contano niente. Bisogna avere una rosa importante: si può considerare di fatto come un campionato professionistico – spiega – ma non è che conti tanto avere giocatori provenienti dalle serie superiori, bisogna avere giocatori di categoria, cioè adatti alla serie D. E servono 12 giovani di valore che soprattutto siano subito pronti a inserirsi in questo campionato. Ma anche riuscendo a creare una rosa importante non è detto che si riesca a vincere. Soprattutto bisogna stare tutto l’anno sul pezzo perché basta una distrazione, un minimo passo falso e ci si ritrova indietro. Ci sono stati tanti casi di squadre costruite per vincere che poi non ce l’hanno fatta".
Al cittadino aglianese Fabio Ciatti chiediamo quanto è sentito ad Agliana il derby con la Pistoiese. "Per quei pochi aglianesi che seguono la squadra il derby è anche sentito – afferma –, ma si tratta di una cerchia molto ristretta: ad Agliana la passione sportiva per l’Aglianese è stata sempre limitata a un numero relativamente piccolo di persone. Anche nei periodi in cui l’Aglianese andava molto bene bastava vedere le presenze allo stadio per rendersene conto. Pertanto anche la rivalità con la Pistoiese non si può dire sia stata mai molto accesa". Attualmente Ciatti non sta lavorando per alcuna società. "Ho avuto qualche contatto – conclude il dirigente – ma devo trovare il progetto giusto, perché nel calcio per fare le cose bene anche dal punto di vista dirigenziale quello che conta è soprattutto avere le premesse giuste".
Giacomo Bini