
Marco Arrigoni, sopra Marco Contento
Sarà la Gemini Mestre l’avversaria della Fabo nello spareggio di domenica prossima alla Baltur Arena di Cento, che assegnerà il terzo e ultimo pass per la Serie A2. Esattamente come i termali anche i lagunari non sono riusciti ad evitare il cappotto: troppo forte Roseto, che ha sbancato il Taliercio ()ed è volata meritatamente in A2. Il remake del primo turno playoff dello scorso anno avrà dunque una posta in palio decisamente più alta, e le due squadre se lo giocheranno più o meno ad armi pari, o comunque con gli stessi giorni a disposizione per preparare la gara che vale una stagione.
Le teste degli aironi è già a Cento. Lo è da quando la sirena finale di gara-3 ha sancito la promozione di Ruvo di Puglia in Serie A2 e forse anche da qualche minuto prima, ovvero da quando Natali e compagni hanno realizzato che non c’era più niente da fare, nonostante gli sforzi per annullare il primo dei tre match point ruvesi. Col senno di poi allora meglio così: trascinare oltre un confronto dimostratosi impari fin dal secondo tempo di gara-1 sarebbe stato uno spreco inutile di energie, anche se gli uomini in rossoblù ci hanno provato in ogni modo e si sarebbero meritati di giocare almeno un’altra partita, non fosse altro per l’impegno, il cuore e la dedizione che hanno messo in campo.
Fino a 5’ dal gong il match non ha avuto un padrone, poi però il finale è stato identico a quello delle puntate precedenti, con la Crifo Wines che dimostra semplicemente di averne di più e prima sorpassa grazie alla doppia bomba di Gatto ("Un segno del destino, ha avuto basse percentuali tutto l’anno da tre e stavolta ha messo due tiri determinanti", ha commentato sconsolato il tecnico termale nel post-partita), poi piazza l’allungo decisivo per merito del solito Jackson, tornato in campo riposato e in versione mvp.
"Ho un unico pensiero in questo momento: abbiamo disputato 52 gare e ci siamo guadagnati una finale domenica prossima – ha sentenziato Barsotti venerdì davanti ai taccuini –. A Cento daremo tutto per provare a non farci sfuggire un’altra occasione per scrivere la storia. Sappiamo che saremo sfavoriti ma questa squadra ha già dimostrato di saper giocare le gare secche". Ora però l’imperativo è uno e uno soltanto: recuperare quante più energie fisiche e nervose possibili e magari rimettere in piedi qualche giocatore.
Filippo Palazzoni
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