Ecco il derby. Una Pistoiese in emergenza sfida il Prato

Fischio d’inizio alle 19.45 allo stadio Lungobisenzio. Consonni: "Perse pedine top. Confido nei giovani".

Una Pistoiese in emergenza sfida il Prato
Una Pistoiese in emergenza sfida il Prato

Una partita, quella di oggi contro il Prato (ore 19.45, stadio Lungobisenzio), che porta con sé tante domande a cui dare delle risposte e non solo perché si tratta di un derby, ma soprattutto perché ci sarà da capire come sarà il nuovo corso arancione. Di questo si parla visto la rivoluzione tecnica operata dalla società in quest’ultima settimana con la partenza di alcuni giocatori importanti che facevano parte del progetto iniziale. "Sono andati via pedine di livello che ad inizio anno abbiamo voluto – dice il tecnio Luigi Consonni –. E’ tornato Caponi che lo scorso anno è stato un elemento molto prezioso, la società sta tesserando Macrì ma è ovvio che questo non è sufficiente per sostituire cinque giocatori". La Pistoiese che affronterà il Prato sarà quindi una formazione del tutto inedita e inevitabilmente con tanti elementi giovani ed è proprio su questo che punta il tecnico arancione. "Siamo una squadra più giovane rispetto a prima – prosegue Consonni – e mi piacerebbe vedere l’incoscienza della squadra giovane, che magari sbaglia ma preferisco un errore dettato dalla voglia di fare piuttosto che uno dovuto alla paura. Se in una partita come quella di oggi la squadra non fa così come nelle gare che verranno difficilmente riusciremo a recuperare i punti in classifica. Se invece abbiamo l’incoscienza di provare, la cattiveria giusta, la voglia di dimostrare possiamo fare molto bene".

A ben guardare, giocare con la faccia tosta, l’incoscienza e la voglia di dimostrare tipica dei giovani può essere un’arma su cui puntare ma la difficoltà di avere una rosa ridotta rimane. "In tutte le situazioni di difficoltà – spiega il tecnico arancione – un allenatore deve fare il massimo e dare tutto ciò che può dare. Con lo staff e la squadra lo abbiamo fatto, ci siamo preparati bene e indipendentemente dal derby che è una partita a sé, sono convinto che possiamo fare una buona prestazione. E’ chiaro che la nostra speranza, quella della società e dei tifosi è di tornare a casa con i tre punti che sono di vitale importanza". L’intento di Consonni e della squadra, nonostante le ultime vicissitudini, è quello, giustamente, di andare in campo per vincere com’è normale che sia. "Certo che andiamo in campo per vincere – conclude Consonni – perché un conto è essere a nove punti, un altro a sei come le eravamo prima di domenica scorsa. Dopo la vittoria contro il Certaldo dobbiamo dare continuità ai risultati ma anche alle prestazioni, alla voglia e al carattere. Ai ragazzi ho chiesto la massima attenzione perché affrontiamo una squadra importante partita come noi per stare ai piani alti della classifica ma che come noi si trova in un momento di difficoltà, ma ho chiesto anche di non essere passivi e di giocare con l’intenzione di provare a far male al Prato".

Quanto agli avversari, di fronte c’è una squadra reduce dallo stop casalingo contro l’Imolese, ferita come la città che sta ancora leccandosi le ferite inflitte dall’alluvione. Il Prato targato Raffaele Novelli sta andando a corrente alternata, alternando prestazioni convincenti a black out. Ed è per questo che il derby di oggi può rappresentare la svolta stagionale, in caso di vittoria. "Dobbiamo concretizzare le occasioni da gol che riusciamo a creare – ha commentato mister Novelli – il derby è una partita molto sentita dall’ambiente e deve rappresentare uno stimolo ulteriore per far bene. Sappiamo quello che dobbiamo fare". Prato e Pistoiese saranno per una volta unite dalla solidarietà del tifo: la decisione delle autorità di limitare la capienza del Lungobisenzio prevedendo al massimo un centinaio di tifosi ospiti non è piaciuta nemmeno alla curva Ferrovia Matteo Ventisette. E in una nota, gli ultras pratesi hanno fatto sapere di comprendere la scelta dei tifosi pistoiesi di disertare l’incontro, anticipando l’intenzione di non esporre striscioni e di non prevedere coreografie in segno di rispetto. Nei confronti del tifo arancione e degli alluvionati.

Maurizio Innocenti

(ha collaborato

Giovanni Fiorentino)