Brienza di fronte alla "sua" Cantù "Possiamo farcela. Logan? Un fattore"

Stasera alle 20.30 al PalaDesio inizia l’avventura di Pistoia in semifinale. Questa l’analisi del coach biancorosso

Prima di qualsiasi altra considerazione è giusto partire dai complimenti alla squadra biancorossa per aver raggiunto per il secondo anno di fila la semifinale play off. Un traguardo per niente scontato e di grande rilievo raggiunto da un gruppo, inteso come staff tecnico, diesse e squadra, che in questi anni ha regalato grandi emozioni. "Grazie per averlo fatto notare – dice Nicola Brienza – perché a volte si dà per scontato di raggiungere certi risultati ma di scontato non c’è niente. E’ un grande risultato per il club, per i ragazzi e per i tifosi e come lo scorso anno ce la siamo giocata alla pari contro chi poi è salito in A1 speriamo di fare un’altra serie nello stesso modo magari riuscendo ad essere più cinici per avere un risultato diverso". L’avversario è ancora una volta di altissimo livello: Cantù è una delle candidate alla promozione e come se non bastasse ha aggiunto un giocatore come David Logan che sposta e non poco gli equilibri. Pistoia e Cantù si sono già affrontate in questa stagione ed i biancorossi sono anche riusciti a strappare una vittoria in trasferta ma la squadra che si troveranno di fronte stasera (gara-1 di semifinale ore 20.30, lunedì alla stessa ora gara-2) non è la stessa. L’innesto di Logan cambia fisionomia e pericolosità, inutile negarlo.

"Cantù è cambiata e neppure poco – afferma Brienza – erano già tra le candidate a salire ed ora avendo aggiunto un giocatore come Logan che in carriera ha sempre fatto la differenza e continuerà a farla ha aumentato la loro forza e la loro qualità". Una sfida, quella contro Cantù che rispetto a quella vissuta con Piacenza per certi aspetti legati alle caratteristiche e al gioco degli avversari potrebbe essere più nelle corde di Pistoia. Piacenza ha giocato una pallacanestro corri e tira , non poteva fare altrimenti, ha avuto in gara 3 e gara 4 percentuali irreali al tiro e arginarla non è stata facile. Cantù, pur avendo un roster superiore a Piacenza, gioca una pallacanestro più ragionata e meno d’istinto, in qualche modo più gestibile.

"Le prime due gare contro Cantù – spiega Brienza – sono state simili ed è vero che il modo di giocare di Piacenza è particolare e non semplice da gestire, da accoppiare ma è altrettanto vero che Cantù ha la variabile impazzita di Logan capace di fare prestazioni anche in questo caso poco gestibili. E’ chiaro che uno come Logan faccia cambiare i piani ed ora ci troviamo a confrontarci con qualcosa di diverso, sicuramente stimolante perché affrontare grandi giocatori dà sempre emozioni particolari". E’ banale dirlo ma Pistoia se vorrà fare sua la serie dovrà portare via almeno una vittoria in trasferta. "Abbiamo il fattore campo a sfavore – ammette Brienza – ma pur avendo il giusto rispetto per gli avversari andiamo per vincere tutte e due le partite. Lo scorso anno a Verona in gara 1 abbiamo perso all’ultimo tiro e in gara 2 al penultimo, quest’anno proveremo a fare in modo che accada il contrario".

Maurizio Innocenti