
foto Gabriele Acerboni/FotoCastellani
Pistoia, 28 febbraio 2021 - No limits Basketball è il nuovo progetto ideato dal Wolf Basket che vede la formazione di una squadra di basket in carrozzina. Il Wolf Basket non è nuovo a certe iniziative che vedono lo sport in prima linea per dare una mano anche al sociale. Il "Wolf Basket Camp" primo camp estivo di basket in città per bambini e bambine, l’attività ludico motoria Giocolandia per bambini dai 3 ai 5 anni, tornei di beneficenza come il "San Jacopo a Canestro" a favore dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, il progetto "RiGioco" che ha lo scopo di raccogliere giocattoli per essere donati alle realtà in difficoltà, sono solo alcune delle iniziative organizzate dalla società. E adesso il progetto importante di "No limits basket".
"L’idea di portare il basket in carrozzina a Pistoia ci ha sempre entusiasmato – afferma Caterina Vannacci, una dei responsabili del Wolf Basket – ma la decisione di fare qualcosa di concreto per riuscirci l’abbiamo presa dopo aver visto una partita dal vivo delle Volpi Rosse Firenze. La forza, la grinta e la tenacia con la quale gli atleti scenderanno in campo ci ha colpito subito. Abituati a giocare, vedere ed allenare la pallacanestro classica per noi è stata un’esperienza unica. Il contesto che ci circondava era di agonismo, uguaglianza, sport, inclusione e normalità. Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso con l’appoggio del Comune di Pistoia, l’aiuto di alcuni sponsor e il sostegno delle società di pallacanestro pistoiesi e non".
Lo scopo è quello di creare la prima squadra di Basket in carrozzina di Pistoia, terza realtà in Toscana insieme a Firenze e Livorno. "Per farlo ci servono dei sostentamenti per l’acquisto di ausili, trasporti, materiale sportivo – prosegue Vannacci –. Ci stiamo attivando per fare delle raccolte fondi nei prossimi mesi, chi vorrà sostenere il progetto può contattarci a [email protected] oppure al numero 370.3747141. Crediamo che lo sport sia molto importante nella vita delle persone, in particolar modo nelle persone con disabilità che potrebbero trovare nella disciplina sportiva una grande soddisfazione. Alla base di tutto questo c’è una forte componente inclusiva, infatti come previsto dalla FIPIC, disabili e normodotati (con l’ausilio della carrozzina) possono giocare insieme".