Vicofaro in subbuglio. Sangue in canonica. Coltellate tra migranti. Un giovane ferito

Ancora un violento litigio nella comunità, scoppiato per futili motivi. All’ospedale un ragazzo che aveva cercato di dividere gli altri due.

Vicofaro in subbuglio. Sangue in canonica. Coltellate tra migranti. Un giovane ferito

Vicofaro in subbuglio. Sangue in canonica. Coltellate tra migranti. Un giovane ferito

Nella serata del Venerdì Santo, nei locali della parrocchia di Vicofaro, che ospitano da tempo un numero considerevole di giovani richiedenti asilo, provenienti soprattutto dall’Africa, è scoppiata l’ennesima rissa che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e delle ambulanze. All’origine della violenta discussione, come spesso è accaduto, futili motivi di convivenza tra gli ospiti. Da una prima ricostruzione l’acceso diverbio è scoppiato tra due giovani nigeriani che hanno impugnato armi da taglio, un terzo giovane, 23 anni circa, si sarebbe messo in mezzo nel tentativo di dividerli e avrebbe avuto la peggio. Mancava poco alle nove di sera di venerdì, immediato l’allarme al 118 che ha inviato sul posto le ambulanze della Croce Verde di Chiazzano e di Pistoia. Sulle prime le condizioni del giovane apparivano da codice rosso, poi è stato ricoverato con un codice di minore gravità, giallo. Sul posto sono arrivate le pattuglie dei carabinieri, per gli accertamenti di legge. Sull’episodio abbiamo interpellato don Massimo Biancalani.

"Noi di Vicofaro siamo vittime, si tratta di due ragazzi che vengono gestiti da cooperative esterne e che periodicamente arrivano nel centro, ubriachi, e purtroppo capitano episodi del genere". Così don Massimo commenta l’episodio di violenza avvenuto venerdì sera nel centro di accoglienza di via Santa Maria Maggiore, scontro che ha creato non poco panico sia tra gli ospiti deI locali della parrocchia che nel vicinato. Il parroco si è precipitato a Santa Maria Maggiore non appena è stato avvisato della rissa. "Si tratta di due ragazzi giovani provenienti da realtà diverse dalla nostra, uno dei due arriva persino da Firenze – spiega –. Si sono arrabbiati tra loro per futili motivi e nel mezzo della lite hanno afferrato oggetti appuntiti che hanno portato ai vari tagli sul corpo. In questo periodo – aggiunge il parroco – a causa del digiuno del Ramadan e della gestione della cucina le tensioni si fanno sentire. Ma il problema di fondo è che, come al solito, siamo abbandonati dalle istituzioni. Oltre al decongestionamento della struttura sarebbe importante avere supporto con risorse umane dedicate, operatori che possano assistere i ragazzi sempre e quindi garantire maggiore controllo. I soldi della Regione – prosegue – sono stati dati alle cooperative e questo è il risultato. Hanno sistemato sette o otto ragazzi in strutture da loro gestite, ma poi se non si trovano bene questi ragazzi fuggono e tornano qui creando disagi. Un circolo vizioso". Per don Biancalani è necessaria una nuova profonda riflessione sull’emergenza migranti. "Con le istituzioni dovremo incontrarci subito dopo Pasqua, servono interventi diversi da quelli messi in atto fino d oggi, il problema – conclude – non si risolve esclusivamente spostando i ragazzi, occorre assisterli e controllarli".

Sull’episodio di venerdì sera abbiamo interpella anche il Comitato per Vicofaro che da tempo invoca interventi di fronte a una convivenza non facile. "Gli episodi come questo – ci ha detto il presidente Riccardo Saracini – sono tre o quattro a settimana. Arrivano ambulanze e pattuglie. A volte ci sono persone ferite che vanno all’ospedale, a volte no. Continuo a meravigliarmi delle nostre istituzioni. Personalmente sono stato da tutti. Dal vescovo, dal prefetto, dal questore e dal sindaco. Non si ottiene nulla e gli esposti non hanno esito. Nessuno ci piglia a cuore e i residenti, molti dei quali sono anziani, semplicemente, ormai, se ne stanno a casa".