Quello del San Jacopo è il primo caso registrato in Toscana nel 2022. Il 10 agosto scorso è stato pubblicato un alert del Ministero della Salute che aveva come oggetto “West Nile disease e Usutu: prevenzione, sorveglianza ed interventi in risposta alla circolazione dei virus della West Nile disease e dell’Usutu”. In questa circolare si fa presente che la sorveglianza epidemiologica umana e veterinaria condotta nei primi mesi della stagione vettoriale, ha evidenziato una sostenuta circolazione di West Nile virus in alcune regioni, soprattutto del Nord Italia. Al 2 agosto scorso la Sorveglianza umana ha registrato un totale di 94 casi d’infezione – tra questi 55 casi di infezione neuroinvasiva, 19 casi in donatori di sangue, 19 casi di febbre e un caso sintomatico – con sette decessi. A tale data le regioni in cui veniva confermata la circolazione del Wnv erano Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. Nessun riferimento quindi alla Toscana che adesso invece ha registrato appunto il suo primo caso del 2022 con la signora di Ponte Buggianese.
Si ricorda che il virus West Nile è stato segnalato in Europa a partire dal 1958 ed è il virus appartenente al genere Flavivirus più diffuso al mondo. Le persone e gli equidi sono ospiti a fondo cieco e l’infezione da WNV decorre in maniera asintomatica nella maggior parte dei casi. Tuttavia nelle categorie a rischio – ovvero persone in età avanzata e soggetti immunocompromessi – l’infezione può manifestarsi con sintomi neurologici talvolta letali. La trasmissione all’uomo avviene da parte di zanzare ornitofile (soprattutto Culex) e alcune specie di uccelli selvatici possono fungere da serbatoio e amplificatore dell’infezione virale.