"Sport per tutti e più attenzione ai paesi"

Roberto Bardi (Partito Comunista): "I servizi esternalizzati non funzionano, bisogna tornare indietro. Via le auto dal centro"

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Roberto Bardi, alla presentazione della lista ha dichiarato che la sua candidatura rappresenta la chiusura di un cerchio. Perché?

"Lo scorso primo aprile abbiamo tagliato il traguardo dei cinque anni di attività e adesso siamo pronti a presentarci al voto, forti del lavoro fatto sul territorio. In un primo momento abbiamo cercato di gettare le basi per un percorso unitario con le altre forze comuniste, ma hanno preso altre strade e allora abbiamo deciso di scendere in campo da soli. Quanto a me, candidarmi è stata una naturale conseguenza di quanto fatto finora: non ho paura di associare il mio viso alla falce e il martello".

Si definisce un grande appassionato di sport, un settore che già nella campagna elettorale del 2017 ebbe una rilevanza notevole. Partiamo proprio da qui?

"Vedo che sullo sport prevalgono i proclami, dalla cosiddetta Cittadella ad altri progetti. Il deficit a livello d’impiantistica è lampante, ma al netto di questo mi chiedo chi potrà usufruire di queste nuove strutture. Perché per noi lo sport deve essere accessibile a tutti, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale, mentre al momento solo tre ragazzi su dieci fanno pratica sportiva perché i costi sono elevati e non tutte le famiglie possono permetterselo. È su questo che dobbiamo intervenire".

Quali sono le tre priorità del programma del Partito Comunista?

"Punto primo, restituire centralità alla cosa pubblica. In questi anni è stato esternalizzato tanto e la qualità dei servizi è peggiorata: occorre riavvolgere il nastro. Punto secondo, l’attenzione alle periferie. Le ultime amministrazioni hanno puntato tutto sul centro, abbandonando le frazioni e privandole progressivamente dei servizi: anche qui occorre invertire la rotta, compresa la fruizione del centro storico. Via le auto, servono parcheggi scambiatori fuori le mura collegati con percorsi ciclo-pedonali. Punto terzo, proprio lo sport che insieme alla cultura gioca un ruolo sociale importante che merita decisamente maggior attenzione".

Un giudizio sull’attuale amministrazione?

"Devo riconoscere che Tomasi è un bravo comunicatore: riesce a spacciare la manutenzione ordinaria per grandi opere. Ma nei suoi cinque anni di governo non è cambiato nulla rispetto a prima, anzi: la qualità della vita è peggiorata".

Dite di essere alternativi anche al centrosinistra. Ci spiega meglio?

"Semplice, centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia. Non per niente sui grandi temi non si pestano i piedi, mentre sulle proposte concrete hanno entrambi poco da dire. Quanto alla coalizione di Branchetti, non ci piacciono i carrozzoni elettorali. E poi in regione appoggiano Giani, a Pistoia corrono da soli...".

Qual è l’ambizione del Partito Comunista?

"Il nostro obiettivo è quello di far eleggere un nostro rappresentante in consiglio comunale. Bisogna essere realisti: sarebbe già un grande traguardo. La corsa a sindaco è per due, gli altri sono comprimari. In ogni caso, per noi il voto è un’occasione per farci conoscere ancora di più: in tanti si stanno avvicinando alla nostra realtà e questo è già un successo".

Alessandro Benigni