Sospensioni e ferie, ospedali sotto organico

L’allarme della Cisl per il personale sanitario a Pistoia e in Valdinievole. Rossi: "La Regione ci dia ora le stabilizzazioni promesse"

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di Elisa Capobianco

Dopo la pandemia, il personale sanitario si prepara ad affrontare un’altra guerra: quella per rinforzare gli organici ridotti all’osso negli ospedali di Pistoia e della Valdinievole. Le belle promesse – messe nero su bianco in un accordo in Regione firmato a gennaio – infatti si stanno trasformando in incognite sempre più pesanti adesso che il tempo stringe. A sollevare il problema ci pensa la Cisl Fp di Pistoia con il responsabile per la sanità Roberto Rossi che ribadisce il concetto a chiare lettere: "Servono garanzie per la stabilizzazione dei precari, per la copertura del turn over e per la sostituzione dei sospesi". E servono subito perché il conto alla rovescia è partito, scandito dalla scadenza dei contratti a tempo determinato (il 15 aprile) e dall’imminenza delle ferie pasquali ma soprattutto estive. I piani devono essere consegnati per legge a breve, ma su quale base verranno stilati? Gli operatori in scadenza faranno ancora parte degli organici? "Bisogna capire – continua Rossi – che la stabilizzazione del precariato, così come le sostituzioni, fanno bene ai lavoratori ma anche ai servizi al cittadino". Già, proprio quei servizi che la pandemia ha fatto crescere in modo esponenziale: basti pensare all’aumento dei posti letto per il Covid, alle cure domiciliari, alla riabilitazione post-Covid e banalmente ai tamponi che vengono effettuati quotidianamente da migliaia di persone. Le esigenze sono aumentate dal 2019 a oggi, mentre il personale sanitario per espletarle è rimasto tale – partendo da una base provinciale già risicata – se non addirittura diminuito a causa anche delle sospensioni legate alla vaccinazione. I nodi vecchi e nuovi insomma vengono al pettine. "Ecco che come Cisl Fp a livello regionale abbiamo scritto una nota, a firma del nostro reggente regionale, al governatore Giani chiedendogli un incontro urgente e rivendicando l’integrale applicazione dell’accordo firmato a gennaio, dove venivano indicate una serie di iniziative a oggi disattese", aggiunge Rossi.

I numeri - Nella provincia di Pistoia sono ancora tanti i sospesi, non sostituiti, tra le fila infermieristiche e Oss ma anche tra i tecnici sanitari: si tratta di circa 25 casi, un numero però fluttuante perché legato a guarigioni dal virus e obbligo vaccinale. Una situazione instabile condita da un turn over 2021 ancora non coperto completamente, a cui si devono aggiungere i contrattisti a termine che attendono di conoscere il loro destino. Si tratterebbe in questo ultimo caso di un’altra quindicina-ventina di persone tra gli ospedali di Pistoia e Valdinievole.

"Rinnovo, stabilizzazione, nessuna delle due ipotesi? Che cosa succederà? – si chiede Rossi –. Senza considerare poi il turn over 2022 ancora tutto da decifrare, si capisce chiaramente come la situazione non sia assolutamente semplice. A livello provinciale le preoccupazioni maggiori arrivano dalla Valdinievole, in generale, e dai reparti di Terapia intesiva del San Jacopo che tanto hanno dato negli ultimi anni e che in vista dei programmi delle ferie estive potrebbero essere messi davvero sotto pressione". La Cisl promette che non starà a guardare alla finestra: nel caso di un ulteriore "depauperamento" del personale metterà in campo tutte le sue prerogative, denunciando le situazioni di criticità.