Sos dispersione scolastica "Con il virus crollo iscritti"

L’allarme di Formatica, l’agenzia formativa che si occupa del recupero. A rischio i tre percorsi organizzati in provincia di Pistoia per i giovani

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Il virus porta con sé anche il dramma sociale della dispersione scolastica. Anche in provincia di Pistoia chi opera nella formazione finanziata dalla Regione Toscana a favore degli studenti con maggiori difficoltà riflette sul fenomeno in espansione. Dopo dodici mesi di pandemia, i ragazzi hanno sempre meno contatto diretto con gli operatori scolastici e così si complica la possibilità di intercettare chi rischia da un momento all’altro di abbandonare gli studi nel corso dell’anno. Formatica – agenzia formativa attiva da anni nel territorio di Pistoia e della Valdinievole con corsi che hanno sede anche a Pescia e Montecatini Terme – ha avviato in provincia nel biennio precendente otto corsi dedicati ai “drop out” (per coloro cioè che abbandonano anzitempo gli studi e non trovano altra collocazione, ndr) coinvolgendo oltre 120 minorenni. Con queste opportunità i ragazzi hanno potuto apprendere un mestiere, ottenere una qualifica professionale e, soprattutto, trovare un percorso alternativo per la propria crescita.

"Da una media di ventidue domande di iscrizione a corso – fa presente Marco Guastini, presidente di Formatica Scarl e dell’associazione Staf – ne abbiamo tredici sui tre corsi che stiamo promuovendo nel pistoiese, con un calo dell’80 per cento. Le cause principali sono la difficoltà a raggiungere i destinatari non essendo questi presenti nei luoghi abituali, come le scuole, i centri giovani e di aggregazione. Emerge inoltre un certo effetto “mascheramento” della dispersione creato dalle politiche del Ministero mirate a restringere i casi di bocciatura con il rischio di trattenere nel sistema scolastico anche soggetti che non arriveranno mai a completare il ciclo di studi". La Regione Toscana, nei giorni scorsi, ha dato risalto al problema promuovendo la campagna di comunicazione “Un’opportunità da fuoriclasse” con l’intento di far conoscere ulteriormente questi corsi di formazione (in tutta la Toscana ne sono stati finanziati ben 67). L’ufficio scolastico regionale a sua volta ha inviato una lettera a tutti i dirigenti scolastici del territorio. "Le iscrizioni ai corsi aperte in questo momento sul pistoiese – conclude Guastini – sono state prorogate fino al 2 aprile. L’opportunità per le famiglie con figli che stanno facendo fatica a portare avanti gli studi è grande, anche perché si tratta di percorsi completamente gratuiti per chi partecipa, sostenuti da fondi di Garanzia giovani. Il rischio, infatti, è che ragazzi e famiglie decidano soltanto alla fine dell’anno scolastico, quando le iscrizioni saranno probabilmente già chiuse. L’unica soluzione, a quel punto, sarà cercare corsi formativi sul mercato, i cui costi sono spesso proibitivi per chi versa in difficoltà socio economiche".

I requisiti. I corsi sono rivolti a ragazzi che hanno meno di 18 anni: è possibile seguire il percorso formativo scelto, conseguire una qualifica professionale e inserirsi in poco tempo nel mondo del lavoro. Bastano due anni (poco più di 2mila ore) ed è tutto gratuito. I percorsi IeFP per drop out sono studati infatti per minori che hanno assolto l’obbligo di istruzione e sono fuoriusciti dal sistema scolastico.