Scongiurare le alluvioni . Parola d’ordine: pulire i tombini . Timori e critiche dell’opposizione

Paura dopo il violento temporale di una settimana fa che ha causato allagamenti in molte strade . Il Pd: "La recente allerta arancione ha già messo alla prova il sistema e c’è stata poca informazione".

Scongiurare le alluvioni . Parola d’ordine: pulire i tombini . Timori e critiche dell’opposizione

Un’immagine delle disastrose conseguenze dell’alluvione del novembre 2023. che ha colpito duramente la Piana e anche. Agliana

C’è un programma per la pulizia di tombini e caditoie? Ed è stata stabilita una priorità degli interventi insieme agli altri enti? Sono i quesiti contenuti nell’interrogazione presentata da Silvia Pieri, di Agliana in Comune. La consigliera della lista civica di opposizione ha inoltrato la richiesta al sindaco e al presidente del consiglio comunale, dopo l’allagamento di alcune strade avvenuto domenica 8 settembre e in vista dell’imminente arrivo dell’autunno. "La sicurezza – osserva Pieri – e la tutela del nostro territorio rimane una priorità e ci impegneremo nelle sedi opportune per far sì che, ciò che è sotto gli occhi di tutti arrivi all’attenzione dell’amministrazione. Sono sempre più frequenti temporali con piogge abbondanti, violenti rovesci concentrati nel tempo – prosegue – che sono causa anche nel nostro territorio di vicende alluvionali, provocando danni a cose e abitazioni. Questi sono legati anche alla mancanza di una manutenzione adeguata di caditoie e tombini occlusi da fogliame o corpi estranei, dossi e cunette che formano ristagni d’acqua pericolosi per il traffico in assenza di una adeguata pianificazione degli interventi di pulizia". Un problema che solleva anche il Pd: "La recente allerta arancione ha già messo alla prova il sistema di Agliana. I cittadini sono stati poco informati, ma poco sembra sia stato fatto, soprattutto dagli eventi di novembre 2023. Le prime intense piogge, ma non così eccezionali, in pochi minuti hanno causato allagamenti in molte strade di Agliana con disagi e timori. Nessuna azione preventiva né segnaletica adeguata e tempestiva è stata attuata per mettere in sicurezza queste zone.

"Nel piano operativo del 2020 – rilevano i Dem – si legge che, in codice arancione, il Comune: valuta lo scenario in atto e raccoglie informazioni, tiene la popolazione informata, valuta le zone più a rischio: da novembre è stata fatta una mappatura? Tutto questo non è avvenuto". Aggiunge il capogruppo Pd Guido Del Fante: "Quanto successo l’anno scorso non ci ha insegnato nulla. La situazione non è stata gestita in alcun modo da questa amministrazione. Sappiamo che le criticità meteorologiche creano problemi in tutti i comuni, ma quali interventi, anche nelle vie, sono stati fatti per evitare i problemi? Molti tombini erano otturati. Le informazioni sui social e su internet sono state poche e la popolazione non è stata aggiornata sull’evolversi delle criticità. Il numero messo a disposizione è stato insufficiente perché la popolazione o non riceveva risposta o, nonostante la segnalazione, non ha ricevuto aiuto. Tante vie, come Travetta e Lame, avevano la necessità di essere subito chiuse e transennate, ma non è avvenuto. Dopo l’anno scorso – conclude Del Fante – ci aspettavamo che questa amministrazione fosse pronta. Invece è nuovamente stata assente nel momento del bisogno".

Piera Salvi