DANIELE BERNARDINI
Cronaca

San Domenico, anziani lasciati senz’acqua

Le accuse alle tre operatrici della Rsa finite agli arresti domiciliari. Dalle telecamere messe dai carabinieri: spinte, percosse e minacce.

di Daniele Bernardini

Avrebbero dovuto prendersi cura con gentilezza e disponibilità degli anziani ospiti della casa di riposo dove lavoravano. Tre operatrici socio-sanitarie del San Domenico, a Pescia, invece, erano diventate i loro peggiori aguzzini. Minacce, insulti, ingiurie, bestemmie, parolacce e, in alcune occasioni, anche percosse e strattonamenti. Alla fine, in seguito a una intensa indagine, le tre donne sono state arrestate dai carabinieri di Pescia, comandati dal maresciallo maggiore Francesco Marraccini. Sono accusate di maltrattamenti in famiglia, aggravati dai futili motivi, dall’aver commesso il reato nell’espletamento della funzione socio-sanitaria e dall’anzianità delle vittime. Una delle arrestate, nata nel 1966, è residente a Pescia, mentre le altre due, del ’57 e dell’80, vivono nella zona di Lucca. Due delle operatrici-sanitarie coinvolte in questa brutta storia sono siciliane, mentre una è toscana. Al momento, si trovano tutte agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. La terribile vicenda è venuta fuori grazie a una ex dipendente della casa di riposo. La donna ha deciso di raccontare tutto quello che sapeva ai carabinieri della stazione di Pescia. I militari, coordinati da Tommaso Coletta, procuratore di Pistoia, hanno avviato le indagini svolte tra luglio e agosto.

L’attività investigativa è stata effettuata anche mediante l’utilizzo di microfoni ambientali e telecamere, installati all’interno della casa di riposo. Sono state così monitorate circa 40 persone, tra medici, operatori sanitari, infermieri, addetti alla distribuzione dei pasti e della biancheria.

Giorno e notte i militari hanno verificato i loro comportamenti, soprattutto il modo in cui si rivolgevano ai degenti. L’indagine ha permesso di portare alla luce elementi inequivocabili di responsabilità a carico delle tre operatrici socio-sanitari. Così, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia Luca Gaspari ha dato l’autorizzazione per l’arresto.

Alcuni episodi riprese delle telecamere ha colpito molto i militari, impegnati nel raccogliere il maggior numero di prove possibili. "Vai al tuo posto e non rompere i c……i, a tavola!", urla in preda all’ira una delle operatrici socio-sanitarie arrestate a un povero anziano. Un’altra delle donne arrestate viene ripresa mentre sveste con forza eccesiva un’anziana sulla sedia a rotelle. "Mamma mia, quanto sei cattiva!", mormora la povera donna, incapace di difendersi. E poi c’è l’episodio più terribile, quello commesso dall’operatrice di 40 anni. In una camera è intenta a rimboccare le coperte a un anziano che non può muoversi. Sul comodino accanto al letto, appoggia una bottiglia chiusa, troppo lontana per l’anziano. In questo modo, durante la notte non potrà bere, rischiando di bagnare il letto.

La casa di cura San Domenico ospita dai 22 ai 30 anziani, mentre circa 40 dipendenti si occupano di loro. Gli altri operatori, in base alle indaginii, hanno sempre agito in modo corretto con gli ospiti del San Domenico. L’attività investigativa dei carabinieri è stata resa più difficile anche dalla pandemia del Covid-19. Le riprese video e audio effettuate all’interno della casa di riposo San Domenico, comunque, sono ancora al vaglio degli inquirenti, trattandosi di materiale molto ampio.

Daniele Bernardini