Ritorna ’La Festa Bella’. Parte la caccia ai figuranti

La tradizionale processione era stata interrotta durante gli anni di pandemia. Da lunedì appuntamento alla Pineta per la scelta degli abiti dei partecipanti.

Ritorna ’La Festa Bella’. Parte la caccia ai figuranti

Ritorna ’La Festa Bella’. Parte la caccia ai figuranti

Inizia lunedì 8 gennaio alle 21 il conto alla rovescia per la scelta dei personaggi da interpretare alla processione del venerdì Santo. La rievocazione della Passione di Gesù Morto torna quest’anno a Quarrata, in calendario per il 29 marzo 2024. L’ultima volta era stata nel 2018, poi la "Festa bella" (appuntamento triennale che Quarrata alterna con Montevettolini e Casalguidi) era slittata di un paio d’anni a causa della pandemia. Il comitato per l’organizzazione malgrado la breve battuta d’arresto per l’alluvione ha già ripreso a lavorare per la riuscita dell’evento e ha lanciato un appello alla comunità quarratina per esortare la partecipazione e la collaborazione. I volontari si ritrovano settimanalmente il lunedì sera sopra i locali della Pineta presso la parrocchia di santa Maria Assunta e gli interessati possono andare direttamente o contattare il parroco don Fulvio Baldi. Lunedì 8 gennaio alle 21 intanto, per quanti fossero disponibili a partecipare alla sfilata in costume, è possibile andare a scegliere il vestito di un personaggio storico.

Il corteo infatti è per tradizione composto da più di cinquecento tra personaggi maggiori e figuranti, a cui si aggiunge una quarantina di cavalli, per rievocare i momenti salienti della passione di Gesù. Grandi e piccini possono partecipare vestendo i panni di apostoli, centurioni, lebbrosi, pie donne, angeli e cherubini.

"Chiediamo a quante più persone possibili di darci una mano – fa sapere il parrucchiere Antonio Cappiello titolare di "Capelli d’Effetto" che fa parte dei membri del comitato – si tratta di una tradizione che ha origine nel 1700 e sarebbe un peccato non farle avere il giusto rilievo. La collaborazione può essere quella di prendersi l’impegno di rappresentare un personaggio o un figurante della processione, oppure di dare un contributo economico, anche di pochi euro. Per organizzare il corteo – prosegue Cappiello – con gli abiti d’epoca, i calzari, le attrezzature per tutti, è necessario ovviamente anche un impegno economico. Saranno dunque degli incaricati ad occuparsi di raccogliere le donazioni".

Secondo alcuni documenti, tra i quali un biglietto autografo conservato presso la Curia, la processione del Venerdì Santo risalirebbe a quando nel ‘700 San Leonardo da Porto Maurizio predispose una Via Crucis sul territorio, coinvolgendo una folla di credenti. Da allora il popolo volle rievocare questa manifestazione religiosa per mantenerne vivo il ricordo, fino ai nostri giorni, in cui ancora viene svolta con trasporto e devozione.

Daniela Gori