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"Ripetitore telefonico, nessun rischio per i cittadini di Catena"

"Ripetitore telefonico, nessun rischio per i cittadini di Catena"

Il ripetitore di telefonia mobile che verrà realizzato in via Molin Nuovo non rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini. E i 54mila euro che il gestore verserà nelle casse comunali nei prossimi sei anni verranno riutilizzati per un intervento a beneficio degli abitanti di Catena. Lo ha reso noto il sindaco Gabriele Romiti, che due giorni fa ha incontrato i residenti della zona per fare il punto della questione.

Il cantiere si è aperto nelle scorse settimane ed è stato oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Irene Gori, Ennio Canigiani e Patrizio Santini nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale: si tratta dell’installazione di un’antenna richiesta da Iliad già un paio di anni fa, che a lavori ultimati dovrebbe essere alta circa ventotto metri. Al confronto svoltosi al circolo di Catena erano presenti i tre esponenti di FdI, insieme ai consiglieri della Lega Giancarlo Noci e Stefano Nigi e alla giunta comunale. I residenti hanno espresso tutte le loro preoccupazioni, lamentandosi per il mancato coinvolgimento nell’operazione (perlomeno informativo) e degli eventuali rischi derivanti dall’esposizione prolungata a fonti di emissione di onde elettromagnetiche.

"Voglio in primis tranquillizzare la cittadinanza – ha premesso Romiti – si tratta di un’antenna omologata che ha ricevuto i permessi necessari da Arpat: non c’è alcun rischio". Va poi detto che gli ultimi sviluppi normativi lasciano un margine d’azione decisamente ristretto sul tema, agli enti locali.

I Comuni non possono di fatto impedire alle compagnie telefoniche di installare ripetitori sui rispettivi territori comunali, ma possono all’occorrenza indicare loro una serie di luoghi alternativi allo scopo. E il Comune si era mosso inizialmente in questa direzione. "Si tratta di una richiesta pervenuta nel 2021. L’amministrazione aveva inizialmente proposto due siti alternativi, rispettivamente nei pressi dello stadio di Casini e della Querciola".

"Iliad li ha però bocciati entrambi, facendo presente di aver bisogno di uno spazio a Catena per assicurare il servizio all’utenza – ha proseguito il primo cittadino – senza contare che, qualora non avessimo trovato un accordo, il gestore si sarebbe rivolto ad un privato, proprietario di un terreno a poche decine di metri da quello interessato dall’opera. Così facendo, avremo invece 54mila euro a disposizione da re-investire sul territorio – conclude –. Per la frazione di Catena".

Giovanni Fiorentino