Pnrr, in arrivo 7 miliardi: "Tutti per l’agricoltura"

La soddisfazione per l’investimento incrementato: "Senza precedenti"

Sette miliardi all’agricoltura dal Pnrr. È il dato più significativo sottolineato dal ministro Francesco Lollobrigida nel suo intervento al convegno organizzato a Pistoia dal gruppo parlamentare europeo Conservatori e Riformisti per iniziativa del parlamentare europeo Nicola Procaccini. "Nel Pnrr abbiamo fatto passare un’azione di revisione – ha detto il ministro Lollobrigida – che porta gli investimenti da 3,5 a 7 miliardi che sommando il piano complementare arrivano a 8 miliardi e non credo ci siano precedenti nella storia repubblicana in un anno solo. E spero, come moltiplicatore, che porti a uno slancio per l’economia agricola. Abbiamo come ministero – ha aggiunto il ministro – stanziato 250 milioni per l’innovazione tecnologica di cui è stata già varata la prima trance da 75 milioni che sarà seguita da altri bandi". Il ministro ha sottolineato anche l’importanza di lavorare per portare i giovani al settore agricolo. "Bisogna scardinare il pregiudizio che l’agricoltura sia solo fatica e sudore – ha detto Lollobrigida – perché questo è un settore che si fonda sull’innovazione, sui trattori automatici, sui droni le tecnologie più avanzate e su questo puntiamo anche come ministero".

Lollobrigida ha rivendicato per il suo Governo il merito di aver portato in Europa "un concetto nuovo che non considera più l’agricoltura un nemico dell’ambiente, ma anzi grazie all’agricoltura l’ambiente è mantenuto e protetto. Nell’ultimo consiglio dei ministri agricoltura – ha ricordato Lollobrigida – l’Italia ha portato un documento approvato poi da tutti in cui l’agricoltore torna ad essere centrale e questo implica investimenti che garantiscano un reddito adeguato agli agricoltori perché la passione non basta". Al convegno hanno partecipato anche Elisabetta de Blasis, parlamentare europea del gruppo Ecr, Cristiano Fini presidente della Confederazione Italiana Agricoltori, Massimiliano Giansanti presidente di Coinfagricoltura, Sam Hall, Direttore del Conservative Environment Network e Luigi Scordamaglia di Coldiretti.

Giacomo Bini