Non sono mancate le reazioni e le manifestazioni di solidarietà da parte dei colleghi dei lavoratori minacciati e colpiti per aver semplicemente svolto correttamente il proprio lavoro. Parole di solidarietà sono arrivate anche da Autolinee Toscane che, nei limiti del possibile, ha fin dall’inizio preso molto seriamente la questione sicurezza a bordo dei propri bus. "Autolinee Toscane – si legge in una nota ufficiale diffusa dalla società – esprime piena solidarietà e vicinanza ai dipendenti e collaboratori oggetto di aggressioni, che siano verbali o fisiche. L’azienda, con rammarico, è consapevole dei sempre più frequenti fenomeni che accadono, ed è al lavoro da settimane, in accordo con istituzioni, Prefetture e forze dell’ordine, per definire un progetto che migliorerà sensibilmente la sicurezza di dipendenti e passeggeri".
Presto la sicurezza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico dovrebbe essere incrementata grazie alla tecnologia. " Autolinee Toscane – prosegue la nota – sta concludendo l’installazione delle telecamere a bordo di ogni mezzo, dalle 5 alle 7 telecamere su ogni bus della Toscana, compresi quelli dell’area pistoiese. Dove installate sono già funzionanti. Questo crea un forte deterrente ma anche un sistema di video sorveglianza, ausilio per le forze dell’ordine a cui, su richiesta, vengono fornite informazioni e immagini al fine di individuare e perseguire chi commette illeciti. La videosorveglianza – conclude Autolinee Toscane – andrà presto ad aggiungersi ad un sistema che prevede la possibilità del conducente di attivare una richiesta di emergenza, chiamare le forze dell’ordine e attivare un intervento immediato".
Nell’attesa che tutti i dispositivi siano messi in funzione sulla totalità dei bus, gli autisti proseguono il loro lavoro quotidiano non senza timori. "Gli autisti ormai sono vittime di minacce e situazioni spiacevoli continue mentre fanno il loro lavoro – sottolinea Stefano Chiappi, delegato sindacale Uil –. L’azienda ci ascolta e ne siamo contenti: ne è un esempio la presenza fissa di cabine blindate sulla linea 73 che avevamo richiesto l’anno scorso ma, purtroppo, non basta. Su alcune tratte servirebbero due persone a bordo. L’autista deve guidare e stare attento alla strada: come può gestire anche alterchi e persone maleducate se non addirittura violente a bordo del mezzo?".
F.S.