
Massimiliano Irrati
Pistoia, 13 giugno 2021 - Come al Campionato del Mondo 2018 in Russia, anche ad Euro 2020 Pistoia è rappresentata alla grande dall’arbitro internazionale Massimiliano Irrati, della sezione Aia «Werther Zamponi». Irrati, nato a Firenze nel 1979 ma originario di Lamporecchio e residente da anni a Pescia, ha già collezionato 130 presenze in serie A, arrivando anche a dirigere la sala Var nella finalissima del Mondiale 2018 tra Francia e Croazia. In quella partita fu grande protagonista, quando richiamò l’arbitro argentino Nestor Pitana che non aveva visto un tocco di mano in area dei croati, facendo assegnare il penalty ai francesi. Un pistoiese, insomma, abituato da anni a dirigere le partite più importanti del mondo.
«Siamo molto orgogliosi del suo percorso – afferma Massimo Doni –, presidente della sezione Aia Pistoiese –, Massimiliano è un collega ed un caro amico che continua ad essere molto presente nella vita della nostra sezione. Noi seguiremo l’Europeo e ce lo godremo da tifosi italiani, guardando la nostra nazionale. Ovviamente non ci perderemo nemmeno un incontro del nostro Massimiliano. Faremo un gran tifo per lui e perché tutto fili liscio durante le sue partite. Il suo arbitrare ad altissimi livelli è un bel messaggio per i nostri arbitri più giovani, oltre che un grande esempio da seguire».
Il rapporto tra Massimiliano Irrati e la sezione diretta dal presidente Doni è molto stretto: «Ci sentiamo spesso. Durante il campionato ci telefoniamo prima di ogni partita. A volte scherziamo pensando che, togliendo le telecamere e i fotografi, anche la finalissima segue le stesse regole del calcio del campo Boario di via Calamandrei. Ma alla fine la forza mentale di Massimiliano è proprio questa: la serenità e la sicurezza delle proprie capacità in ogni circostanza». Un rapporto di amicizia e stima tra Irrati e la sua sezione testimoniato anche da un altro aspetto. «Irrati e il collega Francesco Meraviglia che ha esordito in serie A quest’anno – conclude Doni – si auto-tassano con un contributo extra per formare i nostri 150 arbitri iscritti alla sezione».
Francesco Storai