REDAZIONE PISTOIA

Piccoli grandi fotoreporter. Gli scatti che emozionano

Al via in Municipio la mostra fotografica "Il linguaggio delle immagini" È il frutto di un progetto educativo realizzato per e dai bimbi di 5 anni.

Piccoli grandi fotoreporter. Gli scatti che emozionano

Hanno fermato l’attimo, come solo i grandi fotoreporter sanno fare. Ma loro, gli autori degli scatti, sono bambini che l’anno scorso (quando sono state realizzate le foto) frequentavano la scuola dell’infanzia "Marino Marini" di Pistoia e che a settembre sono entrati in prima elementare. Le loro opere sono esposte da ieri nell’Atrio del Palazzo comunale di Pistoia, in piazza Duomo. La mostra fotografica, "Il linguaggio delle immagini", è il frutto di un progetto educativo realizzato dall’Area bambini Verde, con i bambini e le bambine del gruppo dei 5 anni della scuola dell’infanzia intitolata al grande artista pistoiese. All’inaugurazione della mostra, insieme all’assessore all’educazione del Comune di Pistoia Benedetta Menichelli, alla dirigente del servizio educazione e istruzione Federica Taddei, alle insegnanti e ai genitori, c’erano anche loro, bambine e bambini, fieri del risultato ottenuto, che è riuscito ad emozionare tutti i presenti. "Bambini e bambine – afferma l’assessore Menichelli – sono andati in giro per la città con la macchina fotografica e hanno fermato, con i loro scatti, le immagini che a loro più piacevano, dietro le quali ci sono relazioni, amore e tanti altri sentimenti. Un progetto importante, perché i bambini sono piccoli, ma hanno fatto un lavoro meraviglioso". Il percorso "Apri gli occhi in un click" ha stimolato i piccoli ad essere curiosi attraverso l’educazione visiva, allenando il loro sguardo allo stupore, alla meraviglia, a guardare le cose per cercare il particolare da prospettive e punti di vista diversi, abituandoli ad essere attenti e sviluppando qualità come la pazienza e la costanza. "Abbiamo voluto inaugurare l’anno educativo – spiega la dirigente del servizio Federica Taddei – proprio partendo dallo sguardo dei bambini. Il loro è stato uno sguardo attento e curioso e attraverso la fotografia hanno restituito un’immagine della città e dei suoi abitanti, attraverso degli scatti che colgono delle relazioni, dei piccoli particolari, che fanno vedere come lo sguardo del bambino, che spesso viene considerato poco, sia invece uno sguardo attento e intelligente. Questi scatti sono diventati anche motivo di conoscenze, di relazioni e quindi ci restituiscono l’immagine di una città colta in movimento e che offre delle relazioni e delle occasioni di incontro". La mostra, aperta a tutti, potrà essere visitata fino al 16 ottobre. Patrizio Ceccarelli