"Parte monumentale tutelata"

L’iter per l’approvazione del piano è stato lungo e complesso

Altro punto fermo ovviamente sarà la conservazione della parte monumentale – con il refettorio, la sacrestia e i chiostri per dirne alcuni – che la proprietà vuole rendere accessibile al pubblico il più possibile. La struttura è di proprietà della Rinascimento dal 2000. In più di vent’anni i cavilli burocratici da superare sono apparsi infiniti, di quelli che quasi sarebbe stato più facile arrendersi anziché proseguire.

"Il contesto d’intervento è stato quello di vincolo storico diretto. L’iter insomma è stato tutt’altro che banale, fino all’approvazione del progetto già nel 2017. Le criticità però non son mancate: quelle legate alla viabilità, quelle burocratiche, poi la pandemia. Abbiamo sempre incontrato grande disponibilità delle amministrazioni e dei funzionari, tutti hanno compreso che Giaccherino non poteva essere preso e ristrutturato completamente da zero. Questa lentezza di esecuzione iniziale ci ha permesso di aprire un dialogo franco, di far capire che andavamo a valorizzare e non a speculare. È nato così questo iter a stralci, cosa unica e particolare di questa convenzione".