
A Baggio, in direzione Murotto, un percorso rievoca usi e linguaggi speciali
PISTOIA
C’è una poesia che vive dentro parole antiche, che il solo pronunciarle la evoca, suggestiva, delicata oppure ruvida, come la gente di quei giorni semplici. E allora capita d’incontrare camminando suggerimenti su ciò che un tempo era detto ‘ventipiovolo’, quella pioggerella leggera con vento, o ‘alidore’, alludendo a un caldo molto asciutto; di una persona avresti potuto dire che fosse ‘basacca’, poco educata e altrettanto poco intelligente, oppure ‘dodda’, piena di sé. L’abbagattio? Un gran disordine. Ma il mucchino, il fittone, il fumaiolo e la rapazzola eran parole che da queste parti si pronunciavano più di altre: perché a Baggio quella dei carbonai, lavoro al quale tutte quelle parole si riferiscono, era una questione di famiglia, di paese. Qua di carbone si viveva.
A rievocare questo mondo fatto di usi ma anche linguaggi speciali ci pensa il nuovo Sentiero delle parole d’altri tempi, appena inaugurato proprio quassù, a Baggio direzione Murotto e ritorno, frutto di un lavoro appassionato e condiviso che ha visto la luce ufficialmente nei giorni scorsi. A gettare il seme Isabella Ballati, guida ambientale escursionistica e presidente dell’impresa sociale 4passi.one, supportata dalle altre guide Andrea Vezzani, Tania Bartolomei, Riccardo Logli e Valentina Ciani. Il sentiero è arricchito da otto pannelli illustrati dal giovane artista Maru Susanna sui quali compiere un vero viaggio in parole, grazie alla trascrizione di alcuni dei vocaboli contenuti nelle pubblicazioni di Alberto Nesi, autore de "Il beccacendere" e de "Il nuovo beccacendere", ovvero il vocabolario dei carbonai di cui Nesi era profondo conoscitore essendo nativo di Baggio nonché fautore della nascita del Museo del carbonaio che qui si trova.
Il progetto è finanziato nell’ambito del bando Cammini dell’acqua di Publiacqua ed è patrocinato dal Comune di Pistoia e fattivamente realizzato con il sostegno dei volontari della pro loco di Baggio. Il percorso è stato pensato per accogliere insegnanti e studenti, con l’obiettivo di far comprendere l’importanza della conservazione delle tradizioni e del territorio. Tanto che al finale del cammino s’incontra anche un’aula didattica per svolgere attività di approfondimento e crescita. Per ulteriori informazioni sulle iniziative è possibile contattare 4passi.one scrivendo alla mail [email protected] oppure chiamando o scrivendo via WhatsApp al 350.1604041. ù
linda meoni