DANIELA GORI
Cronaca

Obbligano una giovane a salire in auto. Paura fra i testimoni, scatta l’allarme

Stanno già indagando i carabinieri, sulla misteriosa aggressione avvenuta nella sera di martedì 27 maggio a Olmi (davanti all’emporio Kaitai...

Stanno già indagando i carabinieri, sulla misteriosa aggressione avvenuta nella sera di martedì 27 maggio a Olmi (davanti all’emporio Kaitai sulla via Fiorentina), a una ragazza di origini asiatiche che sarebbe stata costretta con la forza da alcuni uomini a salire su una macchina mentre lei cercava di opporre resistenza. Sono stati dei testimoni, che spaventati hanno assistito alla scena, a allertare le forze dell’ordine con una chiamata al 112.

Secondo quanto questi testimoni hanno raccontato ai militari dell’Arma e anche in forma anonima su di una pagina Facebook, davanti al grande negozio di casalinghi e abbigliamento nella zona di Olmi, attiguo al parcheggio, avrebbero visto un gruppo di uomini, addirittura circa dieci, picchiare la ragazza e buttarla a terra. Poi – prosegue sempre il racconto social – mentre lei urlava, l’hanno fatta salire su un suv nero che si è allontanato. L’episodio ha allarmato le persone che hanno visto quello che aveva tutta l’aria di un rapimento, ma non sono state in grado di intervenire per paura di venire a loro volta aggredite.

La sconcertante vicenda è attentamente seguita dai carabinieri, che grazie alle informazioni precise ricevute dai testimoni adesso stanno facendo accertamenti approfonditi, per chiarire i fatti. Non escludono alcuna pista, ma sembrano avere già le idee chiare sull’accaduto tanto da escludere, almeno fino ad ora, l’ipotesi del sequestro di persona, benché si tratti di una ragazza fatta salire con resistenza su una Bmv nera.

Ipotesi sequestro che è quella che ha animato le convinzioni e le paure dei presenti.

Questo può aprire una serie di scenari ipotetici che potrebbero essere ricondotti alle vicende di conflitti familiari, come quella di un genitore che va a riprendere la figlia che si rifiuta di tornare a casa. Da una prima verifica dei militari, infatti, non risulterebbe effettivamente una decina le persone che hanno preso parte all’episodio nei confronti della ragazza. I militari dell’Arma stanno comunque attentamente considerando a 360 gradi tutte le ipotesi, oltre a verificare le generalità e altri particolari che riguardano i protagonisti del fatto in questione.