Nubi diradate, antiquariato salvo Ritorno "parziale" in Cattedrale

Si svolgerà in un solo giorno. Gli operatori: "Lavoro salvo. Ma spingeremo per tornare. alla formula del weekend"

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Il mercato dell’antiquariato è salvo. E dire che le premesse non erano per niente buone e il rischio che non venisse più effettuato era decisamente alto, anzi, per dirla tutta agli espositori era stato proprio detto che il mercato non si sarebbe più fatto. Il motivo? La nuova tariffa del suolo pubblico. La Regione Toscana ha unificato la tariffa, abbassandola, creando così un problema per le entrare comunali che sono dimezzate: sarebbe così diventando impossibile riuscire a coprire le spese.

"Le entrate da 5mila euro al mese sono passate a 2.500 – spiega Stefano Guarino (foto) , titolare del negozio Rigattiere Oltremura e responsabile del Comitato organizzativo del mercato d’antiquariato – Una cifra che non copre le spese per uno stabile come la Cattedrale. La decisione ci è stata comunicata finita l’emergenza covid quando, appunto, saremmo dovuti ritornare alla Cattedrale dopo l’esperienza del mercato in piazza del Duomo. E’ stato grazie all’intervento del consigliere Ettore Saracca, presidente della V Commissione, che ha convocato un incontro con il sindaco Alessandro Tomasi e l’assessore Gabriele Sgueglia per trovare una soluzione. Devo dire che il sindaco ci è sempre stato vicino soprattutto durante la pandemia consentendoci di effettuare il mercato in piazza del Duomo dandoci modo di lavorare".

E la soluzione è stata trovata, non è proprio ciò che gli operatori si aspettavano, ma è un modo per continuare a mantenere in vita il mercato d’antiquariato. "Diciamo che da quando il mercato è stato fatto in piazza del Duomo – prosegue Guarino – ovvero dal giugno 2020 abbiamo visto un netto aumento del lavoro soprattutto in estate. Da 40 espositori eravamo arrivati a 70 e Pistoia aveva risposto molto bene. Oggi la soluzione proposta per il ritorno in Cattedrale non è che ci veda molto soddisfatti, ma è un modo per mantenere la porta aperta sperando di tornare alla normalità. Prima il mercato si svolgeva nel fine settimana, gli espositori arrivavano il venerdì per scaricare la merce e il sabato e la domenica erano dedicati per dare servizi ai commercianti e privati. Il mercato attraeva persone ed espositori da tutta Italia proprio perché aveva un sua sede fissa ed era un punto di riferimento importante. Ora, invece, il mercato si svolgerà in un solo giorno e ci siamo trovati nella condizione di dover accettare per forza visto che non c’erano alternative se non la chiusura. Come Comitato spingeremo affinché si possa tornare alla vecchia formula con il mercato il sabato e la domenica in Cattedrale durante i mesi invernali e in centro nei mesi estivi".

Maurizio Innocenti