"No soluzioni drastiche Ci pensino le istituzioni"

Il prete di Vicofaro Biancalani si era espresso pochi giorni fa "I ragazzi più sicuri qui dove sono controllati e seguiti"

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La risposta del parroco di Vicofaro Massimo Biancalani stavolta si fa un po’ attendere. Dopo le indiscrezioni non smentite circa un trasferimento forzoso imposto dalla Regione ad Asl, Prefettura e Comune e dopo i ’paletti’ messi dal sindaco, alcuni aspettavano immediate esternazioni del prete su Facebook. Nella serata di ieri, sulla sua pagina ancora non era comparso niente. Appena pochi giorni fa, tuttavia, Biancalani si era espresso in seguito alle comunicazion arrivate dal Comune. Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, nella sua veste di massima autorità sanitaria locale, a seguito del rapporto dell’Asl aveva a don Biancalani, avvertendolo che in caso non avesse intenzione di adempiere a quanto intimato dall’Asl, sarà il Comune ad intervenire.

La risposta del prete che in questi anni è stato molto spesso protagonista di cronache locali e nazionali è stata simile a quella di sempre. "Se le istituzioni ci trovano una soluzione – ha affermato ancora – per noi sarebbe una vittoria ma purtroppo giocano alla meno, e una soluzione non vogliono trovarla. Per quanto ci riguarda cercheremo di evitare in tutti i modi soluzioni drastiche, perché non possiamo mettere i nostri ragazzi in mezzo a una strada – ha detto Biancalani puntando ad attribuire le responsabilità della soluzione al primo cittadino –. Il sindaco di Pistoia – ha continuato infatti Biancalani nel suo ultimo intervento – vuole presentarsi come colui che risolve il problema, ma come? Spingendo queste persone in strada?".

"Credo che – conclude – , anche per l’emergenza sanitaria, questi ragazzi siano più al sicuro nella nostra struttura, dove sono costantemente controllati e seguiti, che se venissero mandati allo sbaraglio, allora sì che diventerebbero un problema per loro stessi e per la comunità".