Nel cuore dei lavori: "La riqualificazione cambia volto alla città". Ma niente parcheggi

L’Amministrazione al gran completo presente al sopralluogo al cantiere. Rivoluzione in atto: tagliati i vecchi pini, si è aperta una veduta inedita. Tomasi: "Salveremo spazi, restituiremo cura. Per giovani e anziani".

Buttati giù – tra mille polemiche – i vecchi pini, lo sguardo ora si spalanca sulle tre chiese che insistono su piazza San Lorenzo. "Una veduta così, con edifici a carattere storico-religioso come questi, ci dicono che altrove non esista". Oggi è ovunque transenne, teli e impalcature, ma per focalizzare la trasformazione serve proiettarsi con la mente al 2026. O almeno, questo è il termine imposto dalle risorse del Pnrr che alimentano la riqualificazione. Insieme alla piazza, anche gli edifici che qui si affacciano riprenderanno a vivere, con l’intenzione che in queste rinnovate sedi (Sant’Ansano, Villa Benti) trovino casa molti degli uffici comunali come quelli della cultura e del turismo, ma anche dell’anagrafe oggi in via Santa.

L’occasione per fare il punto dopo giorni di rumore scatenati in particolare dal taglio dei pini prima ancora che dal progetto di riqualificazione dell’area la offre l’amministrazione che come nelle grandi occasioni da taglio del nastro ieri si è presentata compatta (più diversi consiglieri di maggioranza) per un sopralluogo riservato alla stampa proprio in quella zona totalmente interdetta da transenne di cantiere. L’imponenza della trasformazione la si avverte ormai da tempo, da viale Matteotti puntando a raggiungere la stessa piazza San Lorenzo. Impossibile: le gru che si muovono e i martelli che picchiano segnano la strada dalla scuola dell’infanzia il Melograno e proseguono senza soluzione di continuità alla primaria Frosini, sino ad arrivare alla piazza, oggi completamente sbarrata al passaggio delle auto, antipasto del 2026 che sarà, con percorsi pedonali dedicati a segnare il perimetro dell’area.

"Questo – dice il sindaco Alessandro Tomasi – è senza dubbio uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana che la città abbia mai affrontato. Restituiremo ai cittadini edifici pubblici abbandonati da troppo tempo e qui trasferiremo molte delle funzioni pubbliche, destinando a polo espositivo, tra gli altri, Sant’Ansano e l’oratorio della Crocetta. Non solo: riporteremo alla luce e all’uso pubblico aree verdi nascoste dentro questo complesso, pianteremo nella piazza San Lorenzo più alberi e arbusti di quelli esistiti fino ad oggi. Questa è una sfida che ci proponiamo guardando alle persone più deboli, guardando ai ragazzi. Salveremo spazi, restituiremo cura, qui sorgeranno nuove attività e mi aspetto di ritrovare tanti giovani a vivere anche questa bellissima zona della città. Perché lo facciamo per loro che per primi raccoglieranno i frutti di questo lavoro".

Tutt’altro che secondaria sarà la questione parcheggi. Riportando in zona una mole tale di funzioni pubbliche, pensando ai servizi ancora erogati dal Ceppo e restando convertiti in "residenti" gli stalli posizionati nel parcheggio di fianco alla chiesa che dal 12 febbraio scorso si sono irreversibilmente tinti di giallo, sorge spontanea la domanda: addio parcheggio comodo? Sicuramente addio parcheggio vicino, poiché non ne saranno realizzati di nuovi. "Io voglio ricordare che quando ancora il San Jacopo non esisteva e quando in questo nucleo urbano si trovavano oltre all’ospedaliero molti uffici di utilità al cittadino si riusciva a reggere e gestire comunque la sosta, pur con delle ovvie criticità – ha aggiunto il sindaco –. Non dimentichiamo poi che stiamo lavorando sulla mobilità alternativa, che sia sicura per pedoni e ciclisti. A noi il compito dunque di incrementare possibilità di accesso alternativo a questa zona".

Ultime due soste di questa mattina di sopralluoghi alle scuole Frosini e Melograno: "Più avanzati i lavori nelle seconde, dove si tornerà in aula nel settembre 2024. Per le Frosini il rientro in classe è garantito per settembre 2025".

linda meoni