"Moria di pesci e carenza di acqua alla Laghina"

L’allarme di Legambiente che sta monitorando l’area a rischio anche per il clima

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È emergenza acqua per le alte temperature degli ultimi mesi alla Laghina della Querciola. È quanto fa sapere Daniele Manetti (nella foto) presidente di Legambiente Quarrata, che sta monitorando costantemente l’area protetta in località Caserana. "Una zona di contraddizioni, la Querciola – chiarisce Manetti – tantissima acqua alluvionale nell’inverno, tutta proveniente dal Comune di Pistoia, e poi siccità durante l’estate. Quest’anno le temperature eccezionali e l’assenza di precipitazioni da troppo tempo hanno portato a una situazione al limite del disastro, come dimostrano i numerosi pesci morti". I volontari di Legambiente Quarrata hanno fatto analisi alla pochissima e maleodorante acqua rimasta nel bacino. "C’era tra l’altro un odore acre di sostanze chimiche e putrefazione – spiega il presidente di legambiente Quarrata – con valori dell’ossigeno disciolto nell’acqua sotto il 15%. Ciò comporta una bassissima ospitalità per gli organismi acquatici e grandi problemi per tutta la fauna selvatica, come aironi e cicogne, fiore all’occhiello di questa area protetta".

I volontari stessi hanno raccontato che durante il sopralluogo hanno camminato su un suolo talmente secco e con profonde crepe, dove si è formata una sorta di cimitero di pesci, da rendere spettrale l’aspetto dell’area. Un problema da addossare in parte al Comune di Pistoia, secondo quanto sottolinea Manetti. "Da tantissimi anni il Comune di Pistoia non è riuscito a trattenere la preziosa acqua piovana – inveisce il quarratino di Legambiente – non ha saputo costruire sul suo territorio né "casse d’espansione" per contenere l’acqua alluvionale d’inverno né grandi, medi e piccoli invasi per fornire acqua durante la siccità estiva, mettendo in crisi, durante queste ondate di calore, tutta la grande piana della Provincia di Pistoia".

Daniela Gori