REDAZIONE PISTOIA

Mirabili parole, il fenomeno social... dal vivo

Dalla piazza virtuale di Instagram alla galleria Artistikamente, ecco Antonino Bottino con il suo primo libro "Devi volerti bene"

C’è un pistoiese acquisito – è originario di Catania, ma risiede in città da più di vent’anni – che spopola sui social network grazie alle parole. Ha 37 anni, si chiama Antonino Bottino, ma su Instagram, ove conta quasi 60mila followers, in prevalenza donne di tutte le età, è conosciuto come Mirabili parole. Un successo nato in poco tempo, negli ultimi anni, tra lo scoppio della pandemia di Covid e la difficile ripresa economica del nostro Belpaese. Lui si è messo a regalare "perle" al gentil sesso, ricambiato da un interesse sempre più crescente. Fenomeno raro, visto che Instagram è il social dell’immagine, della fotografia più che della parola.

"Come ho fatto a moltiplicare coloro che mi seguono? No, non comprandoli, come spesso accade. Non ho profili falsi. Grazie alla pubblicazione del mio primo libro, di cui vado particolarmente fiero – racconta –. S’intitola ‘Devi volerti bene’ ed è un romanzo poetico che tratta un argomento ben preciso: ovvero vuole esortare la donna a uscire da vari schemi psicologici indotti sia dalla società moderna che da alcune esperienze vissute. Un libro che è servito a me, per esprimermi, ma a quanto pare anche a ragazze e signore che avevano voglia di leggere e si ritrovano nei miei pensieri".

Il volume contiene un paio di testi scritti a quattro mani: due collaborazioni di Bottino, la prima con la cantante Simonetta Spiri, la seconda con l’attore Ivan Boragine. Grazie a questo testo, che questo pomeriggio dalle 17 sarà presentato da Artistikamente, in via Porta al Borgo 18 a Pistoia (e poi a Padova e nella Capitale), Bottino, alias Mirabili parole, è passato da 10mila a quasi 60mila followers.

"Che cosa dicono i miei familiari? Premetto che fanno tutt’altro e non sono social come me. Sono contenti per me, ma finisce qui: non sono un divo. Proposte di lavoro? Sì, ci sono, ma ho scelto di scrivere da un paio di anni a questa parte perché l’avvertivo come un’esigenza, non certo per soldi o vanità. Quindi, nell’eventualità, le seleziono. Cerco di non svendermi, come molti di coloro che utilizzano i social per acchiappare like, specchietti per le allodole. Mi piace che ciò che scrivo sia credibile e piaccia proprio per questo, perché la gente si ritrova in quello che legge. Attenzione: c’è pure una fetta di uomini e ragazzi che mi segue, chiedendomi consigli". Che da Pistoia puntualmente arrivano.

Gianluca Barni