REDAZIONE PISTOIA

"Mille piante da curare" Ragazzi a lezione di verde

Il progetto si chiama "Arboreo" e coinvolge gli studenti della piana e non solo. Ad ogni albero è associato un Qr code che individua a chi è stata affidata

Un progetto di ampio respiro, che mette insieme obiettivi didattici e formativi: è "Arboreo – Alle radici della Comunità educante", promosso dall’Associazione Temporanea di Scopo composta da Pozzo di Giacobbe, Cooperativa Sociale Gemma e Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno. L’idea è partita dalle professoresse di educazione artistica Caterina Bracali e Simona Dolfi che hanno tratto spunto da un incontro con l’artista Gerardo Paoletti. Alla base di "Arboreo" c’è l’impegno per i ragazzi delle scuole che hanno aderito al progetto di piantare almeno 1.000 alberi in quattro aree verdi del territorio individuate dai ragazzi. Mille alberi che diventano occasione di cura, mantenimento, rigenerazione urbana e del territorio, ma anche e soprattutto di rigenerazione delle relazioni umane. "La nostra intenzione è di stimolare i ragazzi a guardare gli alberi con altri occhi, come elementi che hanno un valore nella nostra vita - ha spiegato Caterina Bracali - per questo ad ogni albero sarà annesso un Qr code che rimanderà ad un file con le generalità del ragazzo che se ne deve prendere cura e la sua storia, in una sorta di diario esteso nel tempo". Gli studenti saranno affiancati da esperti di natura e ambiente, designer, architetti, botanici, professori ed educatori, e progetteranno interventi di riqualificazione delle aree dove verranno piantati gli alberi. Un lavoro quindi multidisciplinare perché coinvolgerà lo studio della matematica e della geometria, della fisica e delle scienze applicate ad alberi e piante, oltre alle materie umanistiche, con approfondimenti tematici sul rapporto tra natura e letteratura, tra natura e arte. Il progetto è stato selezionato nell’avviso "Educare insieme", indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ha durata di un anno ed è stato finanziato con 200mila euro. Circa 900 i ragazzi coinvolti della secondaria di primo grado di quattro istituti comprensivi, di cui la metà della Bonaccorso da Montemagno.

Le altre scuole sono la Mario Nannini di Vignole, la Raffaello di Pistoia, la Sestini di Agliana e la Melani di Montale. Lavoreranno alle attività anche altri attori del territorio come associazioni, istituzioni locali, imprese. È già iniziata la formazione per educatori e insegnanti che si occuperanno del progetto, e alcune classi stanno già lavorando sulla mappatura delle aree verdi da trasformare. "Questo lavoro intende dare un’opportunità in più per incrementare le occasioni di socializzazione dopo un periodo così difficile per i minori, che a causa della pandemia hanno trascorso tanti momenti di isolamento - ha detto Rossano Ciottoli della cooperativa Gemma - con effetti devastanti soprattutto per quei ragazzi che già presentavano condizioni di marginalità e disagio".

Daniela Gori