GABRIELE ACERBONI
Cronaca

Il vescovo a Vicofaro. Messa e contestazioni

Il Comitato dei residenti ha espresso le sue richieste a monsignor Tardelli: "Dovete portarli via: aprite i vostri spazi". Striscioni contro don Biancalani

La celebrazione di monsignor Tardelli (Acerboni/Fotocastellani)

La celebrazione di monsignor Tardelli (Acerboni/Fotocastellani)

Pistoia, 18 dicembre 2023 - Il caldo sole di ieri ha riscaldato cuori e animi a Vicofaro. Una celebrazione domenicale attesa e voluta, ma che terminata la sacralità dei momenti, ha lasciato spazio ad un acceso faccia a faccia tra Monsignor Tardelli e alcuni residenti. Tante le persone, molte delle quali non della parrocchia, che hanno partecipato alla messa della domenica celebrata dal Vescovo di Pistoia che però è stato accolto anche dalle contestazioni del Comitato dei residenti del quartiere che, presenti nel parcheggio antistante la chiesa, hanno esposto due striscioni esplicitamente contro Don Biancalani. La messa domenicale, tra canti e riflessioni, è stata l’occasione per invitare i fedeli a tornare a frequentare in maniera attiva i locali della chiesa, di nuovo fruibili dopo la donazione della Diocesi di letti a castello per accogliere i migranti in un altro spazio, sempre di pertinenza del complesso.

"Questa chiesa ha avuto la possibilità di ospitare persone che erano nelle necessità - ha spiegato il Vescovo Tardelli -, ma l’emergenza doveva concludersi a un certo punto. Devono chiaramente essere altri i modi per accogliere oltre quello di una chiesa che ovviamente non ha tutte le caratteristiche per farlo. Dopo aver pulito a fondo gli ambienti, adesso è stata riaperta pienamente al culto. Non è mai stata chiusa, ma riprende la sua funzione più chiara".

Nella piazzetta di Vicofaro ieri mattina sembrava che ci fossero due mondi, con difficoltà di comunicazione tra loro. La celebrazione si è conclusa con una frase di Don Milani "fai strada ai poveri, senza farti strada". È lì sulla strada, che il vescovo Tardelli è stato accolto da un provocatorio applauso dai componenti del Comitato Residenti di Vicofaro. "Da buon cristiano il Vescovo trovi una soluzione diversa da questa che dura ormai da sette anni - hanno scandito alcuni residenti che si sono alternati nel confronto con monsignor Tardelli -. Perché adesso è addirittura peggio di prima. Li avete accatastati in un altro posto non consono ad ospitarli. Dovete aprire gli altri vostri spazi che avete a disposizione altrove e portarli lì - tuona un residente esprimendo il sentimento comune ad altri -. Dovete fare qualcosa perché qui la situazione, anche igienica, è invivibile. Oggi avete pulito per questa cerimonia, ma siamo sicuri che da domani tutto tornerà come prima". Da parte sua, il vescovo ha tentato di far fronte a quanti del Comitato gli si alternavano davanti per esprimere animatamente le proprie ragioni.

"Capisco i disagi che ci possono essere stati e ci sono, non voglio nasconderli - ha ripetuto a più riprese Tardelli -. Però proviamo a vedere se riusciamo a risolvere i problemi piano piano. Ci vuole l’aiuto di tutti. Specialmente anche delle istituzioni". Prima della messa, fuori dalla chiesa come nel mezzo ai due mondi, un cerchio di bambini si teneva per mano in una preghiera di volontà e desideri, ma il catechista è stato "costretto" a chiedere scusa e tentare di spiegare loro cosa significassero quei cartelli, quelle frasi che animano lo spirito dei grandi. Ma che lasciano occhi stupiti, di incomprensione, il cuore dei più piccoli.