Palpeggiata durante un massaggio, fisioterapista accusato di violenza sessuale

È iniziato il processo per violenza sessuale a un professionista pistoiese. La donna denunciò di aver subito un approccio durante la seduta

Tribunale

Tribunale

Pistoia, 27 ottobre 2021 - Non era la prima volta che si sottoponeva ai suoi trattamenti. Ma quel giorno lui era diverso e lei lo ha capito quasi subito. Come sempre l’aveva fatta stendere sul lettino, in posizione prona e aveva iniziato il massaggio, un total body, lui è esperto di massaggi bioenergetici. Poi le era salito sopra da dietro, per imporre meglio le mani, ma anche questo faceva parte della tecnica. A un certo punto, però, è stato chiaro per lei che le cose stavano prendendo una piega diversa. L’uomo, il suo fisioterapista, le aveva abbassato gli slip e lei aveva avvertito la pressione delle sue parti intime su di lei da dietro. Per questo, aveva reagito subito con un "No!". Lui era sceso ma lei aveva fatto in tempo a voltare la testa e a vederlo ancora nudo, mentre si tirava su i pantaloni.

E’ stato un racconto lucido, preciso e sofferto, quello reso ieri mattina nell’aula collegiale del tribunale, da una giovane mamma. Di fronte, in aula, quello che lei ha descritto come il suo aguzzino, che però ha negato ogni cosa. Si è aperto ieri il processo a carico di un professionista pistoiese, 54 anni, fisioterapista e istruttore di arti marziali, accusato di violenza sessuale nei confronti di una delle sue clienti. I fatti risalgono al 15 gennaio 2018. La donna, uscita dallo studio che l’uomo aveva nella sua abitazione, aveva chiamato in lacrime il suocero, raccontandogli ancora sotto choc cosa le fosse accaduto. Subito dopo, era corsa in questura a denunciare i fatti. Da lì le indagini e la perquisizione nella casa e studio dell’uomo. L’udienza preliminare il 9 dicembre 2019 – la donna è difesa dall’avvocato Costanza Malerba di Prato – e il rinvio a giudizio dell’uomo.

Il giorno dopo quell’episodio, il fisioterapista avrebbe provato a contattare più volte la cliente, inviandole messaggi telefonici, nei quali le chiedeva come stava, forse anche per testare il terreno, ma sempre mostrandosi calmo, come se non fosse accaduto nulla. Ieri mattina in aula, il professionista ha ricostruito la sua versione dei fatti, raccontando come quelle tecniche di massaggio integrale siano note. Ha anche raccontato come molte delle clienti siano solite confidarsi durante i trattamenti. Così accadde anche quel giorno per la giovane mamma. "Era sconvolta, aveva litigato con la suocera e non si sentiva bene – ha spiegato il fisioterapista –. Forse avrei dovuto parlarle, anziché farle il massaggio, ma quello è il mio mestiere". Nella sua deposizione, il professionista pistoiese ha spiegato che la sua cliente da qualche tempo era molto giù, forse a causa di una depressione. In ogni caso, ha negato di averle usato violenza. Quanto alle tecniche di massaggio, quelle prevedono che il cliente si denudi quasi sempre nella parte superiore del corpo, perché solo in quel modo si può procedere con le manovre per sbloccare i muscoli in tensione.