
Il saluto di Leonardo Brunetti, il mago Dottor Leo, con Francesco Micheloni Foto Castellani
Pistoia, 1 febbraio 2016 - Quella inconfondibile giacca rossa coperta di lustrini è sbucata da dietro le quinte del Piccolo Teatro Bolognini e il Dottor Leo, papillon a pallini e cilindro da mago, ha ricomposto con le sue mani il mosaico che, magicamente, cambiava continuamente forma sotto le dita del prestigiatore Francesco Micheloni: "Perché c’è sempre la possibilità di creare uno spazio e recuperare l’esatta dimensione della felicità".
Che applausi, che emozione in platea per festeggiare il ritorno in scena di un uomo che ha saputo dare tanto e che ha affrontato un calvario di mesi dopo le gravi ustioni riportate cercando di salvare i suoi animali dall’incendio che stava attaccando la sua casa, a Serravalle, a settembre.
Il veterinario Leonardo Brunetti ha saputo, negli anni, non soltanto curare tanti animali, ma regalare il sorriso a tanti bambini che non hanno niente, in Africa, dove ha portato i suoi spettacoli e aiuti concreti. Dove lo hanno atteso, ogni volta, con impazienza, e hanno guardato, con il fiato sospeso, le sue magie.
Leonardo ha dato e ha ricevuto tanto affetto e sabato, per la prima volta, il suo pubblico lo ha rivisto con gli abiti di scena, mago tra i maghi della seconda edizione del Pistoia Magic, tutto esaurito per entrambi gli appuntamenti della giornata, per uno spettacolo narrato, dove la magia è stata presa per mano dalla poesia nella produzione di Francesco Micheloni e Nicola Calore.
Una poesia che ha toccato il vertice quando Leonardo Brunetti ha preso la parola: "La gioia mi travolge. E’ stata dura, e ancora non è finita. Nemmeno per chi mi sta vicino. Ringrazio tutti, tutti gli amici, per i loro messaggi e anche per il loro silenzio, anche quello è stato un modo di partecipare. E mi scuso per avervi fatto preoccupare. Spero di trasmettere tutta l’intensità della commozione che sento e che tutto si trasformi in energia vitale. Un grazie a Francesco".
Micheloni ha costruito uno spettacolo da sogno dove il filo della "serendipità", la felice e improvvisa scoperta di qualcosa quando è altro che si cerca, ha legato fra loro le grandi illusioni di Nicola Calore, la simpatia della magia per bambini del livornese Mago Leo, che ha coinvolto sul palco i piccoli spettatori, le illusioni affascinanti e mozzafiato di Tiziano Cellai (Fantasy Illusion) e le ineffabili carte magiche di Francesco Meraviglia.
A distanza di pochi mesi dal Festival della Magia, sempre sul palco del Bolognini, Pistoia è ormai ufficialmente la città dei maghi e dell’illusionismo, dove si apre un varco attraverso il quale il pubblico si lascia incantare. Il trucco c’è, ma non si vede e, soprattutto, non importa. L’importante è saper provare meraviglia.