
Giovan Battista Bisogni è stato il titolare dal 1970, prima era il garzone (archivio)
Pistoia, 27 agosto 2022 - "La macelleria è stata la mia vita per oltre 50 anni. Alla mia età però non avevo più la forza di andare avanti. Adesso voglio godermi la pensione e la famiglia". Chi è passato in questi giorni dalla Sala non potrà non aver notato qualcosa di diverso: la Macelleria Battista di via di Stracceria ha chiuso i battenti, per la precisione lo scorso 13 agosto. Con essa se ne va un pezzo di storia del centro. L’attività era in mano a Giovan Battista Bisogni dal 1970 e prima era appartenuta a Bianco Bianchi, che l’aveva inaugurata addirittura nel 1923.
Fra pochi mesi insomma l’esercizio avrebbe compiuto 100 anni d’esistenza: un traguardo che in pochi possono vantare, almeno a Pistoia. Per l’ex gestore Bianchi, il 74enne Bisogni ha lavorato per cinque anni come garzone. Anni nei quali ha coltivato la passione per questo mestiere, fino a prendere la decisione di rilevare l’attività.
"Purtroppo adesso non ce la facevo più fisicamente. Ho provato a trovare qualcuno che prendesse il mio posto, ma non ci sono riuscito. Mia moglie e mia cognata mi davano ogni tanto una mano, oltre a mio figlio, che però ha un’altra occupazione. E a questo aspetto si sommano le difficoltà economiche, tutt’altro che indifferenti. Ormai andavo avanti non per guadagnarci qualcosa - afferma Giovan Battista - ma perché sapevo di rappresentare un punto di riferimento per i pistoiesi. Il momento per il settore non è per niente fortunato: possiamo dire che quando una macelleria cessa la propria attività, di certo non ne nasce immediatamente un’altra. Questo soprattutto a causa della concorrenza dei supermercati e della grande distribuzione, che sta scoraggiando noi piccoli alimentari".
Non a caso , il fondo appartenuto a Bisogni verrà riutilizzato per altro dai nuovi investitori. "Chi ha comprato non ha assolutamente intenzione di proseguire la mia attività. In questo modo, sulla Sala non esisteranno più vere e proprie macellerie: la mia era l’ultima. Gli altri esercizi del settore presenti sono norcinerie", sottolinea Giovan Battista, apprezzatissimo dai suoi colleghi del centro, oltre che dai clienti storici.
"Nel giorno della chiusura, ho festeggiato con gli amici esercenti, come ad esempio Nicola Giuntini del BonodiNulla. E’ stato un saluto davvero emozionante, perché c’erano tante persone, tanti volti che conosciuto e con i quali ho stretto un bel rapporto in questi lunghi e soddisfacenti anni. Qualcuno si è messo perfino a piangere, in molti mi hanno chiesto di ripensarci, ma ormai non potevo tornare sui miei passi. E’ stata una bellissima avventura, durante la quale ho visto cambiare drasticamente la Sala. Penso di essere stato un pezzo importante di essa e di questo non posso che esserne fiero. Ringrazio tutti per l’affetto dimostratomi".