L’impegno per le donne. Un ambulatorio ’rosa’ tra nuove tecnologie e sinergie vincenti

Siamo alla Cittadella della Solidarietà della Misericordia di Pistoia. Qui ci sono apparecchiature innovative per mammografie ottimali. Importanti collaborazioni con ’Voglia di Vivere’ e ’Progetto Elisa’.

L’impegno per le donne. Un ambulatorio ’rosa’ tra nuove tecnologie e sinergie vincenti

Sopra, Fratoni con le esponenti delle associazioni. Sotto, i volti della ’Mise’ (archivio)

Le parole per raccontare l’impegno della Misericordia di Pistoia possono essere tante, ma tutte confluiscono nell’unica direzione del dare attenzione alla persona, per supportarne la salute adeguando le proprie attività alle necessità del mondo reale. È una sensibilità che in prima battuta dà risposta a un bisogno che richiede capacità gestionali, sia umane sia economiche, per essere soddisfatto: qualità generate dal sapersi prendere cura di ciò in cui si crede. Possono diventarne esempio due panchine rotte del giardino, da buttare via. E che invece sono state recuperate, ripulite, tinteggiate in rosso e in rosa, e collocate all’ingresso dell’ambulatorio di diagnostica radiologica nella Cittadella della Solidarietà, al parco della Vergine di via Bonellina, quasi a simboleggiare un abbraccio accogliente rivolto alle donne che sceglieranno di rivolgersi qui per la prevenzione alla mammella. L’ambulatorio alla Cittadella è la naturale estensione del Poliambulatorio da decenni operativo alla sede di Villa Bianchi, voluto per potenziare le prestazioni specialistiche dedicate alla donna, che a partire dal 2012 contano quasi 40.000 mammografie, oggi eseguite con un apparecchio di tomosintesi, ovvero una macchia a raggi X tridimensionale che permette una migliore visualizzazione dei tessuti, tramite l’acquisizione di immagini della mammella da differenti angolazioni: si può dire che è "roba altamente tecnica", adeguata al mondo dell’intelligenza artificiale, dove però siamo convinti che l’intelligenza prevalente resterà l’impegno a parlare di prevenzione e di farla, anche attraverso una diagnosi precoce che, dati alla mano, è dimostrato essere una via efficace a garantire buone prospettive di guarigione: una visita accurata e tempestiva, infatti, può individuare l’eventuale presenza della malattia prima che questa si manifesti, e quindi prima che possa essere non – o quanto meno più faticosamente – curabile.

In proposito, le parole del segretario generale Roberto Fratoni sono chiare: "La salute dei cittadini alla Misericordia sta a cuore da secoli, e laddove le nuove tecnologie ci aiutano siamo attenti e pronti a coglierle". Altra "cura" vantaggiosa è la collaborazione fra operatori, che in questo caso vede coinvolte Voglia di Vivere e Progetto Elisa: se al momento sono 1560 le mammografie eseguite dal 2019 in collaborazione con Voglia di Vivere, le intenzioni sono di incrementare il numero per consolidare una cooperazione apprezzata da entrambe le parti, nella convinzione che insieme si può sempre fare di più e meglio. "Abbiamo da sempre ottimi rapporti con la Misericordia – afferma la presidente di Voglia di Vivere, Deanna Capecchi – che nell’immediato futuro porteranno a risultati ancora più concreti". L’obiettivo è andare a completare il puzzle a garanzia e tutela della salute per i cittadini più deboli, che con difficoltà crescente hanno accesso a prestazioni di diagnostica medica: salute che, del resto, è quotidianamente affidata alle competenze di personale e volontari preparati a saper individuare ogni stato di difficoltà (casi di indigenza, possibile violenza o emotiva e via dicendo), e intervenire non per esprimere giudizi ma per supportare chi ha bisogno seguendo protocolli rispettosi della persona. La panchina rossa accanto a quella rosa ne è testimone.

Alessandra Chirimischi