"L’ha ferita un rapinatore". Ma è una bugia

Nuovi inquietanti scenari dall’indagine dei carabinieri che ha portato all’arresto del 45enne accusato di aver accoltellato la moglie

Ai carabinieri aveva raccontato di essere stato aggredito per strada da un uomo travisato e armato di coltello, mentre passeggiava con la propria compagna a poca distanza dalla loro abitazione e che lo sconosciuto avrebbe inferto una coltellata all’addome della donna, allo scopo di rapinarla della borsa. Ma l’attività investigativa, diretta dalla procura della Repubblica di Pistoia e avviata, subito dopo il ferimento a colpi di coltello della donna, dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di viale Italia, ha portato ad un’altra versione dei fatti, ancora più grave. I militari del comando di Pistoia, infatti, hanno fatto luce su una drammatica condizione di violenze e maltrattamenti in cui versava da tempo la vittima: soprusi continui da parte del convivente, che non sarebbero cessati neanche dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera dov’era stata ricoverata a seguito dell’accoltellamento.

Lo scenario emerso è quello di un sistema di oppressione e violenza che continuava da anni, un rapporto coniugale caratterizzato da una gelosia morbosa ed ossessiva che ha spinto lo stesso marito ad accoltellare la moglie e successivamente ad inscenare la tentata rapina. Per questo l’uomo, un 45enne di orgine albanese, ma residente a Pistoia, è stato arrestato dai militari, che hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Pistoia. L’attività investigativa, diretta dalla Procura avviata subito dopo il ferimento a colpi di coltello della donna, una 34enne, anche lei di nazionalità albanese, è avvenuto nella notte dello scorso 28 febbraio, in via Nazario Sauro a Pistoia.

A causa della profonda ferita, la donna, dopo le prime cure prestate dai sanitari, era stata trasportata all’ospedale San Jacopo, per essere sottoposta urgentemente ad un intervento chirurgico, che che si è concluso con esito positivo. Proprio a seguito dell’attività investigativa volta a risalire all’autore dell’accoltellamento della 34enne, i militari hanno accertato ripetuti atti di violenza fisica e psicologica inferti nell’ultimo periodo alla vittima da parte del proprio convivente. In modo particolare, dopo essere stata dimessa dall’ospedale, mentre la stessa si trovava all’interno dell’autovettura del convivente per essere accompagnata ad una visita di controllo, sempre presso il nosocomio pistoiese, era stata oggetto di percosse, insulti e gravi minacce di morte da parte dell’uomo.

A causa di tale comportamento, alla fine dello scorso mese di marzo, all’uomo era stata applicata una misura cautelare in carcere e per questo era stato portato nella casa circondariale di Prato. Le successive indagini, che si sono avvalse anche di servizi di osservazione, di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno poi consentito di accertare la responsabilità dell’uomo anche relativamente all’accoltellamento del 28 febbraio, nonché del reato di maltrattamenti in danno della moglie e dei due figli minori di 12 e 8 anni.

Pa.Ce.