
L’arte di LdB: la centralina diventa un monumento ai caduti sul lavoro
PISTOIA
Una corona d’alloro e un fiocco tricolore, così come si fa per commemorare i caduti. Quelli in guerra molto spesso, ma oggi anche quelli sul lavoro. È un omaggio a un "lavoratore ignoto", perché il tributo è per uno come per tutti ma anche perché molto spesso è di lavoro nero che si muore, l’ultimo intervento urbano dell’artista pistoiese LdB che ha lasciato il segno stavolta in Corso Amendola, convertendo la scatola di una centralina qualunque a tela sulla quale esprimersi. La mente va subito ai tragici e recenti fatti di Firenze, con il bilancio pesantissimo che arriva da un luogo di lavoro, il cantiere di un supermercato: cinque morti e tre feriti. Così anche l’arte e la sensibilità dell’artista si uniscono al coro dei "mai più", invitando il passante comune alla riflessione.
"Già da tempo per la particolarità del suo aspetto avevo puntato a quella piccola porzione urbana – spiega LdB -. Di primo impatto, lì dove prima sorgeva una cabina telefonica, mi ero figurato l’immagine di una tomba con la sua lapide. Avevo quasi abbandonato l’idea a intervenire in questo senso pensando fosse troppo forte e impattante il messaggio, poi improvvisamente è accaduto l’ennesimo gigante e intollerabile problema del lavoro, a Firenze, e ho pensato che quello fosse il momento giusto per fare quello che la prima idea mi aveva suggerito".
A terra compaiono anche un casco protettivo da cantiere e un mazzo di fiori ormai secchi, a suggerire ancora di più il concetto di lutto. Non è la prima volta che LdB si esprime sui temi del lavoro: accadde già lo scorso anno, ad Art in the park su una vecchia cisterna dell’acqua davanti alla sede quarratina del liceo artistico, con la raffigurazione della sua "Pietà", una Madonna seduta che accoglie tra le braccia il corpo senza vita di un operaio. "Questo è un tema che mi tocca molto, sono anche io un lavoratore e mi metto nei panni di chi parte la mattina di casa per non tornare la sera. Né mai più".
l.m.