REDAZIONE PISTOIA

L’Arazzo Millefiori porta la città a Parigi

E’ uno dei pezzi pregiati della mostra allestita dalla storica maison di gioielli Chaumet. Resterà in Francia fino a settembre

Uno dei pezzi forti della collezione in mostra all’Antico Palazzo dei Vescovi ha lasciato la città, destinazione Parigi, Palais des Beaux-Arts, dove racconterà di sé e quindi anche di Pistoia a un pubblico ancora più internazionale. È l’Arazzo Millefiori, detto dell’Adorazione, capolavoro d’arte tessile fiamminga datato presumibilmente 1530, che per due mesi (fino al 4 settembre) sarà accolto nella sede espositiva francese nell’ambito della mostra "Végétal – L’ècole de la Beauté" (nella foto l’inaugurazione) presentata dalla storica Maison di gioielli Chaumet, eccellenza del settore, e a cura di Marc Jeanson. Mai contesto potrebbe celebrare al meglio la straordinarietà di questo gigante tessile – l’arazzo infatti è lungo otto metri ed è alto quasi tre –, dal momento che l’esposizione si concentra sull’esaltazione delle piante in tutte le loro forme artistiche, combinando visioni, epoche e tecniche, con le stesse creazioni Chaumet come punto di partenza.

Non solo gioielli dunque, ma anche dipinti, sculture, pezzi grafici e dunque anche tessili, com’è il caso dell’Arazzo che vista l’occasione eccellente ha potuto persino beneficiare di un importante intervento di restauro che ha permesso di appianare un piccolo difetto presente nell’angolo in basso a sinistra, difetto insorto negli ultimi anni in cui la tappezzeria è stata esposta verticalmente.

A investire nel restauro la stessa Maison Chaumet, in una operazione curata da Pistoia Musei e affidata alla restauratrice Federica Favaloro. Prima di oggi l’Arazzo, che era stato pensato negli anni Novanta quale fondale all’Altare Argenteo di San Jacopo nella Cappella del Giudizio, era stato oggetto di intervento di ripristino nel 2001, mentre risale al 2016 il nuovo allestimento a Palazzo dei Vescovi allo scopo di migliorarne la fruibilità della visita.

In questa mostra parigina il Millefiori, così chiamato proprio per la straordinaria varietà di flora e fauna che contraddistingue la sua trama tessile, si trova in una sala a lui quasi del tutto riservata in un contesto espositivo che raccoglie numerosi altri capolavori provenienti da prestigiosi musei internazionali (fra gli altri, dipinti di Arcimboldo, Delacroix e Monet).

Scopo dichiarato della mostra della maison Chaumet è affermare la straordinaria bellezza delle piante in un mondo che non si prende più il tempo di osservarla. Non appena la mostra si chiuderà il manufatto – di proprietà della Chiesa Cattedrale e in comodato a Pistoia Musei che ne cura la conservazione e ne ha seguito il prestito parigino – tornerà a Pistoia, a Palazzo dei Vescovi, forte di un successo praticamente garantito nella capitale francese.

"Siamo contenti che il nostro polo museale e, in generale, il nome di Pistoia sia affiancato in occasione di questa mostra a grandi musei come il Musée d’Orsay, il Musée du Louvre, il Victoria & Albert Museum e l’Albion Art Collection di Tokyo – è il commento della direttrice di Pistoia Musei, Monica Preti –. Questo prestito rappresenta infatti non solo un’occasione di valorizzazione del nostro patrimonio artistico cittadino, ma anche l’opportunità per i nostri musei di intessere relazioni fuori dai confini locali, ampliando l’orizzonte verso necessarie e preziose collaborazioni internazionali".