L’acqua passerà a Gaia, Danti non si oppone

"Ho cercato di agire come ogni buon padre di famiglia". Il commissario incombe, l’opposizione chiede garanzie. Cittadini convocati

L’acqua passerà a Gaia, e il dibattito è appena iniziato. Fino al giorno precedente la fusione tra i due comuni, il primo gennaio 2017, Abetone era legittimato alla conduzione in proprio perchè aveva meno di mille abitanti. Dopo la fusione gli abitanti sono diventati 2170, quindi la gestione sarebbe dovuta passare a Gaia spa. La questione si è trascinata fino al primo agosto 2022, quando il presidente della Regione Giani ha nominato un commissario per formalizzare il subentro. Ieri il sindaco Marcello Danti ha detto che non si opporrà al passaggio delle consegne: "Non è una decisione facile – scrive Danti –, cedere la gestione dell’acquedotto comunale alla società Gaia. Decisione purtroppo non più rinviabile dopo il commissariamento imposto dalla Regione Toscana, che ha applicato la normativa vigente in tema di gestione del sistema idrico integrato. Un ricorso al Tar ci è stato fortemente sconsigliato dall’avvocato di nostra fiducia perché saremmo andati incontro a un esito sicuramente negativo e a spese legali non giustificabili che avrebbero costituito un danno erariale per il Comune, che avrebbe crescenti difficoltà economiche e operative a gestire autonomamente la rete idrica che, per essere sempre adeguata alle normative, ha bisogno di ingenti e costanti investimenti, costose periodiche analisi e interventi continui dei nostri operai. Dal punto di vista delle tariffe, Gaia si è comunque impegnata a mantenere tariffe ridotte, arrivando gradualmente a una parziale parificazione in 5 anni. In conclusione, ho cercato di agire come ogni buon padre di famiglia, salvaguardando l’interesse del Comune e rispettando le leggi in vigore. Continuerò a vigilare sulle modalità di passaggio della gestione, sulla applicazione di tariffe ridotte e sulla gestione della qualità dell’acqua, tenendo tutti costantemente informati". Davide Costa, capogruppo di minoranza del "Paese che vogliamo" ha così commentato: "Alcune ore fa abbiamo saputo direttamente dal sindaco di Abetone Cutigliano della decisione del Comune Di Abetone Cutigliano di passare la gestione dell’acquedotto a Gaia. In mancanza delle opportune condizioni legislative, pensare di intraprendere una battaglia legale dall’esito pressoché scontato avrebbe rappresentato solo un enorme spreco di denaro pubblico. Ciò che chiediamo adesso è che il Comune inizi un serrato confronto con Gaia che punti a garantire un miglioramento degli standard qualitativi dell’acquedotto dell’ex territorio di Abetone e il mantenimento di tariffe ridotte, da provare a estendere anche nell’ex territorio di Cutigliano".

Di diverso avviso l’assessore e presidente del Municipio di Abetone, Andrea Formento e la consigliera di maggioranza Veronica Scandagli che hanno convocato un’assemblea con i cittadini di Abetone per martedì 20 alle ore 21 nella sala consiliare di Abetone: "Riteniamo, insieme ad altri, che ci siano ancora degli spazi per continuare questa battaglia nel nome del diritto alla gestione delle proprie risorse. Dopo aver richiesto e atteso inutilmente il ricorso al Tar, ora ci confrontiamo con i cittadini".

Andrea Nannini