La "stangata" Tari è servita Oltre due milioni in più per Alia E il conto ricade sui cittadini

Gli aumenti colpiscono le famiglie e soprattutto le imprese, sfiorando il 20% rispetto al 2022. La giunta incolpa la carenza di impianti, l’opposizione contesta i numeri della differenziata.

La "stangata" Tari è servita  Oltre due milioni in più per Alia  E il conto ricade sui cittadini
La "stangata" Tari è servita Oltre due milioni in più per Alia E il conto ricade sui cittadini

Un consiglio comunale decisamente partecipato e non poteva essere altrimenti visto l’argomento all’ordine del giorno: regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti e determinazione delle tariffe Tari. Temi spinosi e particolarmente sentiti da parte dei cittadini dal momento che andranno ad incidere sui conti delle famiglie. In generale da una parte ci sarà una diminuzione della parte fissa, ma un incremento sostanziale di quella variabile (calcolate in euro al metro quadrato). Gli aumenti (nell’ordine del 4,5% per le utenze domestiche e del 19% per quelle delle attività produttive e commerciali) sono dovuti ad una cifra maggiore richiesta da Alia per usufruire dei servizi del gestore ambientale. Si parla di 22milioni e 64 mila euro, oltre due milioni in più rispetto allo scorso anno. "Noi non abbiamo condiviso il piano economico finanziario presentato da Ato per le annualità 20022025 – ha spiegato l’assessore alle entrate, Margherita Semplici – non soltanto per una serie di criticità a monte del sistema della gestione dei rifiuti, che trova la sua ragione principale nella carenza sul fronte impiantistico in capo alla Regione Toscana, ma anche perché quel piano presenta delle criticità in termini di esatta intelligibilità. Ciò che ci troviamo a fare è ribaltare il montante tariffario previsto dal piano economico sull’anno 2023, ossia l’importo di 22milioni e 64mila euro sulle teste dei cittadini e delle imprese, dovendo essere ripartito tra utenze domestiche e non domestiche".

"Le variazioni principali che vengono introdotte con questa delibera riguardano l’aumento del fondo delle agevolazioni rivolte alle categorie più fragili per le utenze domestiche – aggiunge Semplici –, per coloro che hanno fasce Isee comprese tra zero e 8mila euro, con l’aumento del fondo da 180mila a 200mila euro. L’altra modifica attiene ad una ulteriore riduzione ed è astrattamente applicabile entro il limite del 5% per le utenze domestiche. Abbiamo ritenuto per una ragione di equità di ridurre la riduzione all’1,5% della parte variabile per le utenze domestiche. Vengono confermate le agevolazioni previste in precedenza – conclude l’assessore – ovvero quelle legate alla collina e montagna, nonché quelle per bar, ristoranti e ortofrutta". Ma il salasso sulle tasche resta notevole per tutti.

Una presentazione che non ha convinto l’opposizione che dai banchi del consiglio comunale ha prontamente replicato. "Possiamo dire che Pistoia ha un duplice primato – ha dichiarato il capo gruppo del Pd, Federica Fratoni – da un lato ha un’esplosione delle tariffe, più 20 per cento, dall’altro è scivolata all’ultimo posto in Toscana contestualmente per quanto riguarda la raccolta differenziata. E’ vero che il dato passato in consegna dalla vecchia amministrazione era inaccettabile, il 38,6%, ma è anche vero che all’epoca eravamo circa a metà classifica, avevamo dietro tutto il sud della Toscana che ora ci sono passati avanti e senza applicare gli aumenti che a Pistoia si registrano. Il progetto di riorganizzazione del servizio non ha consegnato i risultati attesi – ha insistito –, ma è risultato molto costoso e deturpante per la città. E’ vero che il dato grosso che incombe è quello del trattamento dei rifiuti e per abbatterlo bisogna differenziare, investire ed intervenire in questo senso, non ci sono altri metodi".

Servono impianti, insomma: "E ognuno deve fare la sua parte. La Regione pianifica, ma poi un contributo dal territorio deve arrivare e da questa Amministrazione ho sentito dire che al Dano si sarebbe fatto un giardino. Dobbiamo dire ai cittadini come stanno le cose – conclude la capogruppo dem –, ovvero che questa Amministrazione va avanti a tentoni sul servizio, sugli impianti, nel frattempo i rincari sono l’unica cosa certa e reale".

Maurizio Innocenti