La scienza non ha genere: lo dice Federica Chiti

La Legge 187 istituisce la settimana nazionale delle discipline scientifiche e conclude con la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze della scienza. Federica Chiti, una giovane scienziata, racconta le difficoltà di farsi spazio in un mondo ancora maschile, ma dimostra che la passione e la determinazione superano i pregiudizi di genere.

La scienza non ha genere: lo dice Federica Chiti

La scienza non ha genere: lo dice Federica Chiti

Il 24 novembre 2023 è entrata in vigore la Legge 187 che istituisce ogni anno, dal 4 all’11 febbraio, la settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, che si conclude con la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze della scienza. Le donne scienziate sono ancora oggi una minoranza ed è, quindi, più che mai essenziale sconfiggere i pregiudizi, secondo cui alle ragazze non piacciono le scienze. La storia di Federica Chiti, pistoiese di origine, ne è un esempio. Laureata in Fisica e Astrofisica alla University of Dundee in Scozia, dal 2021 svolge il dottorato all’istituto di astronomia della University of Hawaii. L’abbiamo incontrata il primo febbraio scorso e dalle sue parole abbiamo capito quanto per una ragazza sia difficile farsi spazio in un mondo ancora maschile. La sua passione per le stelle nasce durante una vacanza-studio sulle Alpi, in cui le lezioni con docenti universitari accendono in lei l’interesse per il cielo: da allora non ha smesso di rivolgere il suo sguardo alla volta celeste. Attualmente si occupa di formazione ed evoluzione delle stelle: determinarne, infatti, l’età può aiutare ad identificare pianeti potenzialmente abitabili al di fuori del sistema solare. Disciplina e motivazione sono le chiavi del suo successo, perché non è mai una questione di genere.