"La colpa non è tutta del sindaco. Ma è l’ora di tornare a votare"

ABETONE CUTIGLIANO «Tutti a casa» è il titolo di un film di Luigi Comencini del 1960 e anc...

"La colpa non è tutta del sindaco. Ma è l’ora di tornare a votare"

"La colpa non è tutta del sindaco. Ma è l’ora di tornare a votare"

"Tutti a casa" è il titolo di un film di Luigi Comencini del 1960 e anche il tema del consiglio comunale, iniziato con l’assenza di Diego Petrucci e un commovente ringraziamento agli Alpini per la loro dedizione ai bisogni della popolazione, condiviso da tutti i consiglieri. Andrea Formento e Leonardo Corsini hanno chiesto anche una convenzione oltre ai riconoscimenti formali. A seguire un ricordo altrettanto partecipato è stato dedicato a Guido Rossi, rappresentativo tanto dell’imprenditoria quanto dello sport di Cutigliano: "Era una persona che faceva paese", ha detto Maurizio Petrucci. Ma sottotraccia tiene banco il divorzio tra maggioranza, evidenziato da Formento fin dall’inizio del suo intervento: "C’è una spaccatura che viene dai cittadini che sancisce la distanza che c’è verso la giunta". Poi numerosi affondi a partire dal problema delle seconde case, alla quale la giunta non sa dare risposta, come non la sa dare ai disservizi di Alia. Anche la scritta sulla maglia del vicesindaco Bacci: "E’ tutta colpa di Marcello?" è stata criticata, anche se, ha sottolineato Formento, la colpa è di tutti. Dopo di lui è intervenuto Andrea Tonarelli, che formalmente è ancora capogruppo di maggioranza, anche lui fortemente critico, ma favorevole a portare a compimento l’approvazione del bilancio per poi "fare cartella". Tonarelli, ha sottolineato che la colpa non può essere tutta del sindaco, ma nessuno ha parlato di ricucire la spaccatura. Gli equilibri si sono rotti e la domanda se la colpa sia del sindaco o meno, ha come risposta che la colpa è di tutta la maggioranza. Ha chiuso gli interventi dei capogruppo Davide Costa a nome della minoranza che ha parlato di: "Consapevolezza di essere giunti alla fine di un percorso". Approvare quanto manca a realizzare la funivia Doganaccia-Corno e poi via libera verso le urne.

Andrea Nannini