Inceneritore nel mirino. Nincheri sulle barricate

Il candidato a sindaco di ’Montale Rinasce’ ribadisce la propria contrarietà "Non ci sono alternative alla dismissione. Ci opporremo in ogni modo".

"Noi siamo per la chiusura dell’inceneritore, lo abbiamo detto fin dalla presentazione della lista e lo abbiamo messo nel programma elettorale". Il candidato a sindaco Sandro Nincheri della lista civica "Montale rinasce" ribadisce la propria posizione per la dismissione dell’impianto di via Tobagi "perché vengano rispettati gli impegni presi dal consiglio comunale e non mantenuti e perché quell’impianto è tecnologicamente arrivato al capolinea e avrebbe bisogno di molti adeguamenti, come afferma lo stesso Cis". Nincheri lamenta il fatto che a Montale "nessuno parla dell’inceneritore, mentre a Prato si discute animatamente sulla realizzazione di un nuovo impianto, con la candidata dem Bugetti che esprime contrarietà all’inceneritore anche con toni anche allarmistici".

Nincheri fa notare la differenza di posizioni tra il Pd di altri comuni (Prato, Montemurlo e Agliana) rispetto al Pd di Montale e rileva una "ambiguità" nel centrodestra. "I candidati Betti del Pd e Bandinelli del centrodestra – attacca – devono dire loro posizione perché i cittadini hanno diritto di conoscerla". Nincheri lancia anche il timore "che ci siano accordi già presi da qualcuno sopra la testa dei cittadini di Montale per il mantenimento dell’impianto: noi ci opporremo ma anche i cittadini devono farsi parte attiva" e accusa la giunta del sindaco uscente Betti di non aver mantenuto l’impegno di chiudere l’inceneritore. "Dal 2018, quando fu approvata all’unanimità dal consiglio comunale una delibera per la dismissione dell’impianto – ricorda Nincheri – c’era tutto il tempo per cercare una ricollocazione dei dipendenti e trovare una soluzione alternativa, ma non è stato fatto niente finché l’anno scorso è stato emesso l’avviso di manifestazione di interesse per l’ammodernamento e/o riconversione".