Il futuro degli anziani: "Ridefinire l’idea di Rsa"

Il problema delle strutture affrontato alla Festa di Libertà al Parco Verde di Olmi

Costi eccessivamente alti rispetto alle altre regioni e mancanza di modelli alternativi a fronte di un aumento delle richieste di inserimento di anziani nelle strutture: il problema delle residenze per le persone anziane non autosufficienti è stato il tema della Festa di Libertà al Parco Verde a Olmi di Quarrata, giovedì 21 settembre. Promossa dal sindacato che rappresenta i pensionati e gli anziani Spi Cgil Toscana e organizzata dallo Spi Cgil di Pistoia e dallo Spi Cgil di Prato, la festa era al secondo appuntamento dopo quello di Donoratico e proseguirà con altre date a Siena e a Sovigliana (provincia di Firenze). "Da noi i costi nelle residenze sono eccessivamente più alti rispetto all’Emilia Romagna, addirittura si parla di una differenza del 50 per cento, da 3000 a 15001800 euro – ha detto Luciano Lacaria, sottolineando come il sindacato pensionati debba avere maggior voce in capitolo su questi temi presso la Regione Toscana – . Quello delle Rsa rischia di essere anche un dramma economico per le famiglie". Sul confronto poi con i paesi europei e alcune regioni del Nord Italia, dove esistono le cohausing (abitazioni private e servizi in comune), ha insistito Andrea Brachi segretario di Spi Cgil Pistoia: "Sono condomini solidali, appartamenti gestiti insieme da persone anziane non autosufficienti, condomini di anziani e giovani che possono permettere loro di aiutarsi reciprocamente". Per Brachi il modello attuale di Rsa dovrebbe invece essere modificato, con meno posti, più piccole e riservate solo agli anziani che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24. Sull’esigenza di realizzare sistemi alternativi alle Rsa sul territorio, differenziando servizi e risposte, si è espressa anche l’assessora regionale alle Politiche sociali, Serena Spinelli.

Tra Spi Cgil Toscana e la Regione la discussione su questo nuovo modello è al centro di alcuni tavoli, come ha spiegato la segretaria Marisa Grilli: "Un nuovo modello di accoglienza, di domiciliarità, di gestione complessiva della non autosufficienza, dove la persona che è dentro la Rsa trovi una sua nuova dimensione di dignità". Un’operazione a livello regionale che però dovrebbe essere collegata alla legge nazionale. A tal proprosito Grilli ha ricordato anche la campagna di raccolta firme per migliorare e salvare il Servizio sanitario nazionale, in appoggio al progetto di legge regionale sul sostegno finanziario del sistema sanitario nazionale.

"La priorità adesso è far finanziare la legge sulla non autosufficienza", ha precisato il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti. Tra gli altri interventi, coordinati dal giornalista Franco De Felice, anche quello del geriatra Enrico Benvenuti del Dipartimento di medicina multidimensionale Usl Toscana Centro, e dei sindaci di Prato Matteo Biffoni (presidente di Anci Toscana) e di Quarrata, Gabriele Romiti.

Daniela Gori