Il "Dok" resterà chiuso Verifiche sulla gestione

Il dipendente ai domiciliari per il presunto stupro non ha risposto al gip. Il suo avvocato: "E’ del tutto estraneo alle accuse e riuscirà a dimostrarlo"

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Si è svolto ieri mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari Luca Gaspari, l’interrogatorio di garanzia di Davide Garifo, il 28enne di Serravalle pistoiese, agli arresti domiciliari da lunedì, con l’accusa di aver violentato, dopo averle dato alcolici, una minorenne, nel locale "Dok" di via Roma, ora posto sotto sequestro, nel quale lavorava come barista. I fatti risalgono alla fine di aprile, ma la misura cautelare è scattata dopo mesi di indagini svolte dalla Squadra Mobile di Pistoia, sotto la direzione del sostituto procuratore Claudio Curreli. Ieri mattina, il giovane, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Andrea Mitresi, si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Voglio chiarire fin da subito – ha spiegato l’avvocato Mitresi – che lo ha fatto perché è un suo diritto e dietro mia indicazione. Riguardo alla sua posizione rispetto a ciò che gli viene contestato, posso soltanto dire che Davide si dichiara estraneo agli addebiti che gli sono stati contestati, tuttavia ho preferito rimandare a una fase successiva il rilascio di sue dichiarazioni. Siamo in una fase delicata. Nei giorni scorsi, su alcuni giornali e soprattutto sui social si sono fatti processi sommari, sono stati dati giudizi anticipati e condanne morali senza conoscere a fondo quanto accaduto. In particolare sui social è stato calpestato il diritto dell’indagato a vedere rispettata la propria dignità. Davide si difenderà nel processo, consapevole di non essere l’autore di quelle condotte che gli vengono contestate". L’avvocato Mitresi ha anche fatto istanza di modifica della misura cautelare, e il giudice ha ora cinque giorni per decidere. Intanto, anche la società titolare del locale, che è stato posto sotto sequestro preventivo, ha nominato un legale, l’avvocato Mario Gallo. La somministrazione di alcolici ai minorenni è un illecito amministrativo. Ma, nell’ambito dell’indagine penale nei confronti del dipendente, sono emersi elementi che sono in corso di approfondimento da parte dell’autorità giudiziaria. In particolare, le verifiche riguardano la gestione dei controlli e non solo. Sembra che, all’interno del locale, ci fossero scritte che incitavano i giovani ad utilizzare l’alcol nelle loro serate. Un particolare questo, su cui gli inquirenti stanno ancora svolgendo verifiche. Per questo, è ancora difficile capire quando il locale potrà essere riaperto.

Proseguono, intano, i controlli delle forze dell’ordine e in particolare degli uomini della questura specie nei giorni in cui si concerta la movida. Lo scorso luglio a Montecatini il locale "Acqua" in viale IV Novembre è stato raggiunto da un decreto di sospensione per 15 giorni, emesso dal questore di Pistoia, Olimpia Abbate per rischi legati alla sicurezza, seguito da un sequestro preventivo, poi ritirato dalla procura. Nel locale infatti due ragazzi, di 15 e 16 anni, si erano sentiti male dopo aver assunto alcolici. Il più giovane era finito in ospedale.

Martina Vacca