Sono cinquanta le persone che chiederanno i danni per le ferite e lo choc subiti in seguito al drammatico crollo durante la festa di matrimonio nell’ex convento di Giaccherino, la sera di sabato 13 gennaio 2024. Sono la quasi totalità delle sessanta persone che quella sera precipitarono nel vuoto, da un’altezza di circa cinque metri, mentre stavano ballando. Erano gli ultimi momenti del ricevimento. Anche gli sposi, Paolo Mugnaini di Scandicci e Valeria Ybarra, originaria del Texas, caddero nel vuoto e rimasero feriti. E videro il loro giorno più bello finire in un inferno di polvere, sangue e lacrime e sirene di ambulanze. Nessuno morì e fu una sorta di miracolo, per alcuni degli invitati invece ci furono lunghi giorni in terapia intensiva. Ieri mattina in tribunale, a Pistoia, c’è stato il primo importante snodo giudiziario con l’incidente probatorio, la prova che si forma fuori dal processo, si "cristallizza", perchè irripetibile. Ieri mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari Patrizia Martucci, c’è stata l’udienza per il conferimento dell’incarico al consulente super partes richiesto dal procuratore capo Tommaso Coletta, ovvero l’esperto che risponderà a tutti i quesiti posti dal gip. Il professor Giulio Ventura, ordinario del Dipartimento di ingegneria strutturale, edile e geotecnica del Politecnico di Torino, dovrà accertare: "Cause e concause del crollo, incidenza causale di controlli e verifiche effettuate o omesse, ma che avrebbero dovuto essere effettuate. Propagazione al punto di innesco del crollo di movimenti sussultori o ondulatori provenienti anche dalle sale adiacenti a quella ove si è verificato il disastro, caratterizzate dalla presenza di una importante crepa del solaio: idoneità dei puntellamenti apposti in prossimità di essa nei solari sottostanti, a evitare movimenti sussultori od ondulatori di eventuale effetto propagativo: idoneità dei solai degli ambienti concessi in locazione per l’uso che materialmente veniva fatto degli stessi, ovvero necessità di una attività di consolidamento che avrebbe potuto scongiurare l’evento del crollo".
Indagati per disastro colposo e lesioni personali sono Roberto Tonti, di Prato, e Aldo Fabbrini, di Agliana, titolari della società Rinascimento Srl , proprietaria dell’immobile, e i loro figli, quali amministratori di fatto: Sabrina Tonti e Alessandro Fabbrini. I Tonti sono assistiti dall’avvocato Andrea Niccolai di Pistoia e i Fabbrini dall’avvocato Cecilia Turco di Pistoia.
I difensori hanno nominato a loro volta i propri consulenti: l’ingegnere Luca Vienni di Pistoia per Aldo Fabbrini, mentre per Alessandro l’avvocato Turco si è risevata. Per Roberto Tonti è stato nominato il professor ingegnere Sandro Chiostrini e per Sabrina Tonti, l’architetto Simone Martini di Lamporecchio che si occuperà anche degli aspetti storici del complesso monumentale di Giaccherino. In aula la pubblica accusa era rappresentata dal procuratore Coletta. La Procura non ha nominato un proprio consulente.
Anche le parti offese hanno nominato un proprio consulente, unico per tutti, nella figura dell’ingegnere Filippo Begani di Firenze. La quasi totalità delle persone coinvolte e ferite nel disastro del 13 gennaio è rappresentata dall’avvocato Alberto Corsinovi di Firenze che, insieme all’avvocato Federico Bagattini di Firenze, assiste gli stessi sposi oltre ad altre 38 parti offese. Due posizioni sono rappresentate dall’avvocato Gaviraghi di Milano altre dagli avvocati Paola Assirelli, Sara Bruscoli, Martina Gargini e Ilaria Vaccarella del foro di Firenze.
Il professor Ventura ha chiesto novanta giorni di tempo per stilare la propria perizia che inizierà formalmente l’11 luglio alla presenza dei consulenti di parte. Il professore ha fatto ieri pomeriggio un primo sopralluogo insieme ai vigili del fuoco a cui sarà affidata la messa in sicurezza dell’area in cui è avvenuto il crollo per consentire i lavori peritali. Saranno illustrati il 4 novembre.
lucia agati