REDAZIONE PISTOIA

I Virtuosi Italiani in onore del maestro Jorio

Stasera al Bolognini il concerto della prestigiosa orchestra chiude la rassegna musicale "L’Antidoto" e il cartellone "Spazi Aperti"

Cento anni fa, il 12 giugno 1922, nasceva a Pistoia lo scultore Iorio Vivarelli. La rassegna musicale “L’Antidoto“, nata a Villa Stonorov, residenza dell’artista, per iniziativa della Fondazione Promusica e del direttore artistico Daniele Giorgi, dedica a lui l’ultimo concerto estivo che è anche l’appuntamento musicale conclusivo del cartellone "Spazi Aperti" di Associazione Teatrale Pistoiese. Il concerto, si svolge questa sera alle ore 21.15, ma non nella sua sede iniziale, ovvero il palco del Giardino di Palazzo Fabroni, bensì al Piccolo Teatro Bolognini, uno spostamento deciso ieri per le incerte condizioni metereologiche. E sul palcoscenico di via del Presto saliranno “I Virtuosi Italiani“, storico ensemble con oltre 30 anni di attività alle spalle. Si tratta di una formazione prestigiosissima, che ha tenuto concerti nelle più importanti sale di tutto il mondo. Direttore musicale e artistico del gruppo, dal 2008, è Alberto Martini, primo violino. Al suo fianco, per l’occasione, è Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per 15 anni a Parigi nell’Orchestre National de France e poi, scelto da Claudio Abbado, nell’Orchestra Mozart. Artista eclettico, oltre al repertorio classico si esibisce anche in programmi jazz e klezmer, vantando collaborazioni con Paquito D’Rivera, Enrico Pieranunzi e Stefano Bollani. Il suo impegno sociale lo vede promotore di progetti di miglioramento sociale attraverso la musica: ha infatti assistito Abbado nel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolivar e delle orchestre infantili del Venezuela. Il programma della serata è un percorso tra culture, musiche e tradizioni attraverso l’Europa.

La prima parte presenta l’Elegia per archi che Pëtr Il’ic Cajkovskij dedicò nel 1884 all’amico Ivan Vasilyevich Samarin, famoso attore e professore di drammaturgia al Conservatorio di Mosca. Nata come omaggio personale, fu pubblicata solo nel 1890 per onorare la memoria dell’amico a cinque anni dalla sua scomparsa. A seguire il Quintetto in Si bemolle maggiore op. 34 nella versione per clarinetto e orchestra d’archi di Carl Maria von Weber: un brano dai molteplici influssi stilistici scritto nel 1815, in cui il solista è quasi costantemente in primo piano.

La seconda parte è tutta dedicata al Novecento inglese, con la St. Paul’s Suite op. 29 n.2, che Gustav Holst compose a partire da temi e melodie popolari inglesi e scozzesi, in onore della scuola londinese di cui fu direttore musicale per trent’anni. In chiusura, la famosa Simple Symphony op. 4 di Benjamin Britten, che intreccia sapientemente le forme della sinfonia e della suite. Scritta nel 1934, sviluppa una serie di cinque walzer pianistici che il musicista aveva composto a 12 anni.

Info e prevendita: Biglietteria Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112) online su www.bigliettoveloce.it e www.teatridipistoia.it; stasera al Bolognini dalle ore 20.15.

Chiara Caselli