REDAZIONE PISTOIA

I titolari di Frisco al Comune: «Vogliamo tornare a lavorare»

Il chiosco è chiuso ormai da una settimana a causa dell’ordinanza comunale che imponeva la rimozione degli arredi esterni per occupazione abusiva del suolo pubblico

Il chiosco Frisco chiuso

Pistoia, 14 febbraio 2017 - «PENSO che la politica dovrebbe avere come fine ultimo quello di risolvere i problemi della cittadinanza, non temporeggiare o complicare le situazioni». Sono amareggiati Pablo Biagioli e Doriana Donati, titolari del chiosco Frisco in piazza San Francesco chiuso ormai da una settimana a causa dell’ordinanza comunale che imponeva la rimozione degli arredi esterni per occupazione abusiva del suolo pubblico. In particolare, nel mirino sono finiti i banconi frigo del locale ritenuti non a norma dal regolamento sui dehors approvato nel 2010, ma usati da sempre e parte integrante, nonché indispensabile, per la sopravvivenza del chiosco. Innumerevoli i tentativi di mediazione e di compromesso tra l’amministrazione comunale e i proprietari che chiedevano di tenere conto della particolare natura dell’esercizio commerciale, tentativi ad oggi risolti in un nulla di fatto.

«In questi giorni abbiamo più volte incontrato il Comune per cercare di risolvere la situazione – spiega Biagioli – siamo stati rimandati ai vari uffici: dal sindaco, all’assessore Nuti poi al dirigente dell’ufficio per il verde pubblico. Un rimpallo che sta allungando i tempi». Nei giorni scorsi la solidarietà è stata tanta ed è partita una petizione per la riapertura che può essere firmata nei locali del centro: Covo Bukowski, Fiaschetteria La Pace e Rust Factory in via dei Fabbri; Gargantuà in Piazzetta degli ortaggi.

«Questa solidarietà sia da parte dei commercianti che dai cittadini significa che in tanti non vogliono vedere morire un esercizio storico – insiste Doriana Donati – Vogliamo tornare a lavorare».

«I gestori non erano in regola? D’accordo, ma quando ci si rivolge al Comune con la volontà di mettersi in regola trovando un compromesso e non si viene considerati...», commenta Lorenzo Malloggi del Gargantuà. Spostandoci per il centro storico le opinioni non si discostano molto: «Mi ricordo che fin da ragazzo frequentavo Frisco, mi dispiace davvero molto», racconta Daniele Capecchi. Francesco Becagli della Degna Tana è perentorio: «Frisco deve riaprire». Infine Daniela: «Penso che sia un problema risolvibile».

Luisa Lenzi