Gli avanzi della mensa? "Ora si portano a casa"

Agli studenti è stato fornito un sacchetto termico per conservare il cibo. L’iniziativa anti-spreco entra in tutte le scuole comunali: ecco le novità

Migration

"Quello che non mangio in mensa lo consumo per merenda". L’arte di combattere lo spreco sta planando in questi giorni nelle scuole pistoiesi, in maniera ancora più netta di quanto fatto finora e, soprattutto, con un deciso cambio di marcia perpetrato dall’azienda che, dal settembre scorso, si è aggiudicata il bando di gara per il servizio mensa nelle scuole comunali. Nelle cartelle di centinaia di bambini delle primarie stanno comparendo delle borse praticamente identiche a quelle che, molti di noi, utilizzano per l’acquisto dei surgelati al supermercato, di colore arancione e di un formato non troppo ingombrante per dare gambe all’iniziativa portata avanti da ’Euroristorazione’, ovvero il gestore del servizio che ha sede a Torri di Quartesolo in provincia di Vicenza e che ha spostato, in funzione dell’appalto vinto per il prossimo triennio dal valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, le proprie cucine da Calenzano a Quarrata. Non si vuole sprecare assolutamente niente ed è per questo motivo che, nei giorni di utilizzo della mensa, gli insegnanti faranno mettere ai propri alunni gli avanzi del pasto all’interno della busta in modo da non buttar via del cibo che potrà essere terminato poi a casa, o per la merenda al momento dell’uscita da scuola o per accompagnare la cena.

"Il sacchetto, rinforzato e personalizzato (su ognuno viene scritto il nome dell’alunno, ndr) di materiale lavabile, servirà al mantenimento corretto – si legge nel biglietto di accompagnamento – degli alimenti avanzati che gli alunni potranno portare via e consumare in un secondo momento".

Quindi pastasciutta o pollo arrosto dentro la cartella a fare odore e rischiare versamenti che possono anche sciupare libri e quaderni? Assolutamente niente di tutto questo, perché nei sacchetti non verrà messo tutto ciò che avanza ma prodotti specifici: frutta, pane, budini e prodotti da forno che sono ancora all’interno del loro involucro e non utilizzati durante il pranzo. A carico dei genitori, se così si può dire, il mantenimento della busta pulita, in modo da poterla riutilizzare all’occorrenza. "Sicuramente non basta distribuire un sacchetto per risolvere il problema – conclude ’Euroristorazione’ scrivendo sul biglietto – ma rappresenta uno strumento utile per comunicare il valore del cibo, dei gesti, delle attenzioni e il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale perché cresca una nuova cultura". Dopo due anni di servizio mensa messo a dura prova dal Covid, un segno importante del nuovo gestore è stato lanciato in maniera inequivocabile. Adesso ci sarà da vedere quella che sarà la cura dei genitori verso questo importante strumento.

Saverio Melegari